Telepresenza: musei aperti ai disabili

Susanna

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Italia è un museo a cielo aperto, un patrimonio che (Fonte Istat 2019) è di 4.908 i musei pubblici e privati, statali e non statali. Domani si terrà a Milano e su tutto il territorio nazionale l’iniziativa “Musei aperti” in cui il nostro patrimonio artistico potrà essere fruito gratuitamente da tutti. Ma è davvero un patrimonio accessibile a tutti? Durante la pandemia di SarsCovid-19 molti musei, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Milano, hanno deciso di iniziare a sperimentare la Telepresenza Robotica: un robot collaborativo (COBOT) che mette al servizio della relazione con l’uomo la propria tecnologia. La telepresenza permette ad una persona con disabilità o con limitate possibilità di spostamento, di potersi muovere a casa, in ufficio, a scuola, in uno stabilimento produttivo, in un negozio, in ospedale, in università, in un’aula di training e anche nei musei in totale e completa autonomia, utilizzando i comandi del pc o cellulare o attraverso un joystick labiale.

Questo importante sviluppo tecnologico rende possibile visitare i musei anche ai cittadini impossibilitati rendendo i musei aperti a tutti. Una delle tecnologie che rende possibile tutto questo è il Robot Ohmni, della famiglia Genius Robotics, che rende i prestigiosi ambienti museali, tra cui quello dell’Ateneo di Firenze, sempre più inclusivi. Attraverso il software BrainControl, sviluppato sullo stesso Robot, è possibile per le persone con disabilità collegarsi da remoto ad un Avatar e pilotarlo per muoversi all’interno delle sale del museo in modo del tutto autonomo. E’ possibile regolare audio, video e altezza del campo visivo, per osservare meglio gli oggetti esposti o leggere le didascalie descrittive, rendendo l’esperienza veramente immersiva. Lo sviluppo di questo ramo della robotica e dell’intelligenza artificiale renderà sempre più facile le esperienza culturali anche a chi non può muoversi con libertà nei più svariati contesti: dai musei, ai grandi parchi naturali e archeologici, agli eventi sportivi passando per tutto quello che per il 5% della popolazione italiana, è davvero difficile o addirittura impossibile. Le nuove tecnologie di robotica - abbinata all’Intelligenza artificiale - oggi possono ridisegnare tempi e spazi delle esperienze quotidiane di tutte le persone.

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