NICOLA PALMA
Cronaca

Telemarketing selvaggio, forniture attivate a insaputa degli utenti: azienda multata per 100mila euro

Milano, indagine su Facile.Energy dopo decine di segnalazioni. I racconti dei consumatori: frustrati per le somme da pagare e preoccupati per il distacco dell’elettricità

un call center

un call center

Il telemarketing selvaggio finisce ancora una volta nel mirino del Garante della privacy, sollecitato da decine di consumatori esasperati da chiamate continue e contratti-capestro stipulati a loro insaputa. L’Authority ha comminato una multa da 100mila euro alla società Facile.Energy, con sede legale in via Visconti di Modrone. Gli accertamenti sono partiti il 19 dicembre 2023, "a seguito di 56 segnalazioni e due reclami in ordine alla ricezione di chiamate promozionali indesiderate effettuate senza la previa acquisizione del consenso dell’interessato oppure utilizzando numerazioni iscritte al Registro pubblico delle opposizioni (Rpo), che hanno dato origine all’attivazione non richiesta di forniture energetiche".

Tradotto: gli operatori hanno contattato anche cittadini (106) che avevano inserito il loro numero nel Registro (istituito dal Governo nel 2022) proprio per evitare telefonate indesiderate. Facile.Energy si è difesa sostenendo che "i nominativi e i dati dei potenziali clienti sono reperiti da parte dei fornitori del servizio di teleselling (vendita telefonica, ndr), i quali pertanto hanno l’onere e l’obbligo di contattare solo soggetti non iscritti al Registro delle opposizioni e solo mediante numeri di telefono iscritti al Roc ( Registro degli operatori di comunicazione, ndr )".

Una linea bocciata dal Garante, che ha riscontrato "un sostanziale disinteresse da parte del titolare del trattamento in ordine all’origine dei dati e delle liste di contattabilità". Di più: "I soggetti interessati hanno lamentato di aver subìto pregiudizi di natura patrimoniale e non patrimoniale proprio in ragione dell’illegittimo trattamento dei propri dati personali, dal quale era scaturita l’attivazione non richiesta di forniture energetiche". Ecco il modus operandi: "L’utente riceve una telefonata da un operatore che non si qualifica e che appare in possesso di tutti i dati personali dell’interlocutore e delle informazioni inerenti la fornitura. Realizzata, spesso all’insaputa del cliente, l’attivazione della fornitura, quest’ultimo si rende conto del contratto in essere solo a seguito del recapito di fatture di allarmante entità, quando ormai è troppo tardi per l’esercizio del diritto al ripensamento".

In un caso, una donna ha dichiarato di aver subìto la sospensione dell’erogazione dell’energia elettrica per il mancato pagamento delle fatture addebitate da Facile.Energy. Altri utenti hanno evidenziato "l’ansia e la preoccupazione di non sapere chi e come sia venuto in possesso dei propri dati e cosa intenda farne, nonché la frustrazione di pagare somme non dovute oppure affrontare la minaccia del possibile distacco di una fornitura notoriamente essenziale". Un altro ancora "ha lamentato la pretesa di pagamento di fatture rimaste insolute senza tuttavia averle mai in precedenza ricevute". Su questo punto, Facile.Energy ha osservato che "nessun danno esistenziale e tantomeno nessun danno patrimoniale può essere arrecato al consumatore, il quale, correttamente, è tutelato dalla normativa vigente e dal Codice del consumo, in particolare laddove subisce una pratica commerciale scorretta".

Per l’Authority non è così: "La tutela non è affatto automatica e non può prescindere né dalla prova dell’avvenuta attivazione di una fornitura non richiesta né dalla declaratoria da parte dell’autorità competente". Fatte queste considerazioni e tenuto conto della "radicale riorganizzazione delle attività di telemarketing e teleselling" avviata dalla società negli ultimi mesi, il Garante ha ingiunto a Facile.Energy di pagare una sanzione di 100mila euro.