Milano, il Lirico costa 2 milioni in più

Il preventivo iniziale dei costi salito da 8,1 a quasi 10 milioni. E la fine dei lavori slitta a giugno

Una rappresentazione al Teatro Lirico

Una rappresentazione al Teatro Lirico

Milano, 23 febbraio 2018 - Partiamo dai costi: da 8,1 a 9,9 milioni di euro. Quasi due milioni di euro in più per il restauro conservativo del Teatro Lirico rispetto al preventivo inizialmente proposto dalla Garibaldi srl di Bari, la società che nell’aprile del 2016 ha preso in carico i lavori per il teatro di via Larga chiuso dal 1999 dopo un bando pubblico con un’offerta al ribasso del 40% sulla base d’asta di 13,2 milioni di euro. E arriviamo ai tempi: dal luglio 2017 al giugno 2018. Quasi un anno in più per chiudere il cantiere. Senza dimenticare che i tempi della riapertura del teatro, lavori a parte, saranno comunque condizionati dal contenzioso davanti al Consiglio di Stato tra il Comune e Stage Entertainment (la società olandese prima classificata nel bando per la gestione del Lirico), da una parte, e Show Bees (la società seconda classificata nel bando di gestione che ha presentato ricorso al Tar e ha ottenuto l’annullamento dell’assegnazione a Stage Entertainment), dall’altra.

Fin qui, i numeri nudi e crudi. Da quegli 8,1 milioni di euro iniziali e dal quella scadenza di fine lavori nel luglio 2017, però, di «imprevisti di cantiere» ne sono accaduti almeno tre. Il primo imprevisto nell’agosto del 2016: nel corso delle iniziali demolizioni all’interno del Lirico, sono stati rinvenuti materiali contenenti amianto. Un fatto non prevedibile perché il materiale da rimuovere perché pericoloso era in porzioni dell’immobile non accessibili al momento dell’assegnazione dell’appalto. Risultato: 107 mila euro in più e due mesi in più di lavori (dal luglio al settembre 2017). Il secondo imprevisto, invece, si è registrato tra il giugno e l’ottobre del 2017. Gli approfondimenti tecnici hanno evidenziato che il teatro di via Larga doveva essere adeguato alle norme antisismiche.

Non solo. La direzione lavori, alla fine dell’ottobre 2017, ha segnalato la presenza di «discontinuità strutturali e statigrafiche occulte» che rendevano necessaria una nuova variante tecnica e degli interventi aggiuntivi. Non è finita, e siamo al terzo imprevisto. Perché lo scorso 4 dicembre la Soprintendenza archelogica alle Belle arti e al Paesaggio ha effettuato un sopralluogo nel teatro e ha condiviso con Comune e ditta appaltatrice una serie di lavori per migliorare il recupero di alcune parti «nobili» del Lirico: la doratura in «orone» dello stemma del Comune di Milano, la verifica della cromia del soffitto in gesso ad onde e filettatura dorata del foyer del piano terra e la riproposizione della finitura in marmorino delle pareti dei corridoi dei palchi. Risultato finale di questi interventi aggiuntivi: un milione e 62 mila euro in più, da aggiungere a un preventivo dei costi che era già salito a 8,9 milioni di euro. Il restauro del Lirico, dunque, costerà quasi due milioni di euro in più rispetto alla stima iniziale.

 

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