
di Roberta Rampini
Nel nome c’è la storia di quel luogo: Roberto de Silva, imprenditore, titolare della fabbrica di profumi Diana De Silva Cosmétiques che qui sorgeva, innamorato dell’arte. Nell’architettura c’è il futuro: una grande facciata in vetro, l’interno ligneo, l’area del palco con due gallerie intorno per ospitare gli spettatori come una sorta di agorà, spazi flessibili per gli eventi. La stagione inaugurale, presentata ieri mattina, è al tempo stesso biglietto da visita e auspicio: "Aprire un teatro è oggi una sfida ma anche un grande segno di speranza – ha dichiarato Fiorenzo Grassi, fondatore dell’Elfo Puccini di Milano e presidente della Fondazione che gestisce il teatro –. Il teatro civico Roberto de Silva sarà il primo grande punto di incontro della metropoli. Un luogo di spettacolo che diventi casa della nuova e migliore creatività in campo musicale, teatrale, della danza e ancor più della formazione, alta se possibile, copre uno spazio tuttora scoperto nella grande area metropolitana di Milano". Da opificio a fabbrica della cultura, il teatro civico Roberto de Silva di Rho alzerà il sipario il 25 novembre con un concerto di Giovanni Sollima, violoncellista e compositore, che aveva già suonato nel 2019 nel cantiere del teatro. Opera da 10 milioni di euro, finanziata da Bracco Real Estate e intitolata all’imprenditore marito di Diana Bracco scomparso nel 2012, dopo aver vinto la prima scommessa, quella di rispettare il cronoprogramma dei lavori nonostante fatiche e rallentamenti per la pandemia da Covid 19, adesso si prepara a vincere una nuova scommessa: "Parte la grande sfida: riempire questa sala, proponendo cartelloni attrattivi – dichiara il sindaco Andrea Orlandi –. Il Comune ha compiuto passi da gigante dalla presa in carico della struttura il 28 luglio predisponendo proposte in grado di coinvolgere la città, come quelle di San Silvestro e dell’Epifania, e spettacoli di alto livello. Il teatro è una delle eccellenze di Rho e, insieme a piazza Jannacci, nasce per attirare pubblico e offrire occasioni di cultura e intrattenimento di cui, di questi tempi difficili, sentiamo particolarmente il bisogno". Fondamentale per riempire la platea sarà la collaborazione con tutto il territorio. "C’è ancora tanto da costruire, ma il viaggio è appena iniziato. Nella nostra città è sorprendente la vivacità del mondo associativo tra teatro, musica e danza. Non è un teatro che atterra in un deserto, ma si innesta su un terreno già rigoglioso di attività culturali, che troveranno qui nuove opportunità di crescita ed espressione", commenta Valentina Giro, assessora rhodense a cultura e teatro. Scatola magica o “astronave“, il teatro voluto dall’ex sindaco Romano nel 2012 quando fu firmato il primo accordo con la proprietà dell’area, finalmente apre.