Locate Triulzi, l’idea delle tazzine green fatte con i fondi del caffè

Uso e riciclo, il progetto sviluppato dal team della Cooperativa Il Giardinone La presidente: quello che per una persona è uno scarto per noi è un’opportunità

Laura Gallo al centro

Laura Gallo al centro

Locate Triulzi (Milano) -  Nel mondo, ogni giorno, si bevono oltre due miliardi e 600 milioni di caffè. In Italia, il consumo di caffè è circa di sei chili a persona ogni anno. Significa che si producono più o meno 300 tonnellate di fondi di caffè ogni anno, con 21 milioni di euro di costi di gestione per il corretto smaltimento, senza contare le 132mila tonnellate di Co2 rilasciate in discarica. Numeri enormi, da cui il team di ricerca della Cooperativa Il Giardinone di Locate Triulzi è partito per sviluppare un progetto che parla di ecosostenibilità, riuso, riciclo e rispetto ambientale. Si chiama "Coffeefrom", un innovativo materiale che si produce dai fondi del caffè riciclati, dando seconda vita a quello che di solito si butta via nel cestino. Il primo prodotto realizzato con questo materiale è proprio una tazzina di caffè con il suo piattino.

«Ergonomiche, impilabili, durevoli - spiegano dalla coop - le tazzine sono il risultato di un progetto dello studio creativo Whomade. Coffeefrom, 100% made in Italy, è frutto del coinvolgimento della comunità scientifica, tra cui il Politecnico di Milano, oltre alle aziende operanti nella filiera della bioplastica, in un virtuoso modello di simbiosi industriale. All’interno del team si inserisce inoltre la società di consulenza di marketing internazionale Bonucchi e associati, con il ruolo di business developer". "Il nostro obiettivo - spiega Laura Gallo, fondatrice di Coffeefrom e presidente del Giardinone - è quello di concretizzare i principi della responsabilità del produttore. Ciò che per una persona rappresenta uno scarto, per noi costituisce una nuova opportunità. Nel nostro team, piccole e grandi imprese si indirizzano al bene collettivo comune, creando un ampio spazio per contaminare e contaminarsi". Convinzioni che Il Giardinone aveva già messo in pratica, nel periodo di Expo 2015, con un’altra idea di successo: la Fungo Box, la scatola, creata sempre con i fondi del caffè riciclati, dove si possono coltivare i funghi in casa, pronti per essere gustati a tavola.

La coop, impegnata da oltre 25 anni nell’ambito del lavoro e del sostegno per le persone fragili, si è dedicata negli ultimi anni al mondo dell’economia circolare, con l’obiettivo di dare vita a idee sostenibili, tutte green. "Coffefrom va in questa direzione - aggiunge Gallo -. Abbiamo sviluppato i primi granuli fatti di bioplastica e fondi di caffè. Abbiamo voluto dimostrare che si può fare, si può prendere uno scarto e realizzare qualcosa di nuovo. L’idea è di sviluppare altri prodotti, sempre certificati per alimenti, magari da proporre al mercato del cibo d’asporto, del delivery. Per raggiungere l’ambizioso, ma non impossibile, obiettivo di sostenibilità ambientale".

 

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