
Studenti e associazioni contro la mozione di Fratelli d'Italia sulla "carriera alias" in Lombardia
Milano – "Altro che capricci, la carriera alias è un diritto fondamentale". Dagli universitari ai rappresentanti delle superiori, si alzano barricate contro la mozione presentata da Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale della Lombardia, che chiede alla giunta di farsi portavoce con le scuole che già prevedono la possibilità di essere chiamati con il nome che corrisponde alla propria identità di genere, affinché " annullino e disapplichino il regolamento". La mozione sarà discussa martedì. "Come studenti rappresentanti di due scuole che, dopo un lungo percorso di confronto interno, hanno introdotto la “carriera alias”, sentiamo il dovere di non rimanere in silenzio di fronte a queste ingerenze", sottolineano Carlo Fossati del Volta e Samuele Carazzina, del Carducci. "Una mozione disgustosa", attaccano dall’Udu: "I consiglieri di Fratelli d’Italia sono disinformati - aggiunge Marta Andreoletti -. Vogliamo avvisarli che tutti gli atenei pubblici della Lombardia hanno attivato la carriera alias e non solo l’Università di Milano: sono colpevoli anche Bicocca, Politecnico, Pavia, Brescia, Bergamo e Insubria. Giù le mani dai diritti faticosamente acquisiti". ll Movimento 5 Stelle ha chiesto che venga immediatamente ritirata la mozione e al coro si è aggiunto il Pd. Parteciperanno al presidio organizzato martedì alle 9.30 davanti al Pirellone da Acet, con associazioni e studenti.