Stucchi: io, sindaco fino all’ultimo giorno

Stucchi: io, sindaco fino all’ultimo giorno

Stucchi: io, sindaco fino all’ultimo giorno

"Sindaco sino all’ultimo - come avevo promesso -. Ma ormai ci siamo, martedì passerò la mano e, salvo ultimi adempimenti, le consegne". Gli scatoloni erano pronti dalla vigilia del primo turno, pronto a lasciare la ribalta amministrativa Angelo Stucchi, sindaco della città da dieci anni tondi.

Ha scelto di non ricandidarsi.

"Ho riflettuto, e ritenuto che fosse la scelta migliore. Nel rispetto di chi sarà nuovo sindaco e dei futuri nuovi consiglieri. Che devono sentirsi “liberi” da una presenza che può, a volte, risultare ingombrante. Certo, una scelta anche personale: mi aspetta tutto ciò che in questi anni ho trascurato".

Gli ultimi impegni?

"La macchina comunale, opere da gestire. Avevamo due anni di Covid da recuperare, ho delle responsabilità".

Cosa lascia al suo successore?

"Abbiamo lavorato, per custodire e far crescere la comunità. Per diffondere un clima di fiducia, dentro e fuori il Comune. Favorire ascolto e relazioni. Io credo che la pandemia abbia insegnato che le regole o i divieti non bastano".

Un ricordo che porterà con sè.

"Quello delle domeniche mattina del periodo Covid. Quando ci trovavamo qui, in Municipio, tutti presenti e senza paure, a leggere decreti e esaminare le emergenze. Noi soli, in una città deserta, nel silenzio rotto solo dalle sirene". Monica Autunno

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