Milano, 24 novembre 2024 – Crono è la startup italiana con sedi anche a Milano e Barcellona nata a Londra nel 2022 dall’intuizione di quattro giovani, Marco Maddiona, Marco Rosmarini, Alex Roggero e Lorenzo Tiberi. La loro missione? Rivoluzionare il mondo delle vendite B2B con
una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale e l’automazione per semplificare e migliorare ogni aspetto delle attività commerciali. La startup ha vinto PowerUp! 2024, l’iniziativa di Qonto che supporta l’ecosistema imprenditoriale italiano. Abbiamo intervistato Marco Rosmarini, ceo e co-founder, e Alex Roggero, cmo e co-founder, per scoprire questa giovane impresa.
Com’è nata l’idea di creare Crono?
Alex Roggero: «Crono è una piattaforma progettata per aiutare le aziende a vendere in modo più efficace e intelligente. L’idea è nata a luglio 2022 da Marco Rosmarini, che l’ha condivisa con me e gli altri due co-founder, Marco Maddiona e Lorenzo Tiberi. Io, Marco e Lorenzo abbiamo lavorato per oltre 10 anni nel settore delle vendite B2B. Prima dell’esplosione di ChatGPT e della crescente attenzione sull’intelligenza artificiale, avevamo già compreso che i dati erano fondamentali e potevano essere sfruttati molto meglio per migliorare la qualità e la personalizzazione delle vendite. Così è nata Crono: una piattaforma che integra in un’unica interfaccia le potenzialità di decine di strumenti. Gestisce l’intero processo, dalla ricerca di nuovi contatti e aziende alla gestione delle opportunità. Permette di identificare le persone giuste attraverso i loro contatti, inserirle in sequenze di azioni automatizzate o semi-automatizzate e massimizzare i benefici connessi a ogni fase del processo”.
Quali sfide avete incontrato durante i primi mesi di sviluppo della piattaforma?
Alex Roggero: “Siamo nati a fine 2022 ma il prodotto è sul mercato da un anno. I primi 12 mesi sono stati una sfida costante perché, dopo un iniziale cambio di rotta, abbiamo dovuto dimostrare che la nostra idea era vincente. Ci hanno aiutato tantissimo alcuni clienti storici come WeRoad che dall’Italia ha espanso il progetto a tutti i suoi Paesi, ma anche Up2You, Unguess, Qaplà, Serenis, ScuolaZoo. Il nostro focus rimane quello di diventare leader in Europa di questo tipo di soluzioni”.
Perché avete avviato Crono a Londra e non in Italia?
Alex Roggero: “Abbiamo scelto Londra per la facilità nella raccolta di capitali. A testimonianza di questo, abbiamo recentemente concluso un bridge round da 650mila euro, nel quale siamo orgogliosi di aver attratto l’interesse di scout di due dei maggiori player mondiali: Sequoia Capital e Accel. La burocrazia italiana, purtroppo, rende più complessa la scalabilità di una startup con ambizioni globali, e volevamo garantire a Crono l’accesso a investitori internazionali, obiettivo che abbiamo raggiunto”.
In che modo la vostra esperienza nel settore vendite ha influenzato lo sviluppo di Crono?
Marco Rosmarini: “Aver già lavorato nel settore ci ha dato un vantaggio significativo, permettendoci di comprendere le esigenze dei clienti sin dall’inizio. Inoltre, il confronto diretto con loro ci ha aiutato a identificare la direzione in cui il mercato stava evolvendo. Oggi ci troviamo in un momento di trasformazione radicale, in cui l’intelligenza artificiale, i dati e l’automazione stanno ridefinendo profondamente i processi lavorativi, e il mondo delle vendite è tra i più coinvolti da questi cambiamenti. Anticipare questi trend ci ha consentito di sviluppare una soluzione in linea con le esigenze attuali e pronta a guidare il futuro del settore”.
Come utilizzate l’intelligenza artificiale, e quali potrebbero essere le nuove frontiere nel suo utilizzo?
Alex Roggero: “Al momento, utilizziamo l’intelligenza artificiale per la personalizzazione dei messaggi. In pochi istanti, Crono raccoglie tutte le informazioni rilevanti sui potenziali clienti e le mette a disposizione dei venditori, permettendo loro di inviare comunicazioni altamente personalizzate. Ad esempio, se un venditore scrive un messaggio manuale o seleziona un template, Crono è in grado di riscriverlo in modo ottimale basandosi sui dati disponibili. È importante sottolineare che non stiamo sostituendo gli esseri umani: il loro ruolo rimane centrale, ma l’AI riduce significativamente lo sforzo operativo, consentendo di concentrarsi sulle attività strategiche. Un altro aspetto su cui stiamo investendo riguarda la capacità della piattaforma di adattarsi dinamicamente al contesto. Oggi, Crono permette di creare flussi di attività multicanale, che includono LinkedIn, email e chiamate, con vari step definiti dal team”.
Come avete scelto il nome “Crono”? Ha un significato particolare o un riferimento simbolico?
Marco Rosmarini: “La gente pensa che il nome Crono sia legato al tempo, in realtà non è così. Quando siamo partiti ci siamo trovati in un mercato molto competitivo che volevamo rivoluzionare. Quindi Crono come il titano, perché l’idea era di fare qualcosa che prendesse il sopravvento in un mercato già pieno di soluzioni. Per adesso sembra esser stato di buon auspicio”.