Spazio aperto e approccio “snello” "Così acceleriamo la presa in carico"

Migration

Un 28enne con problemi legati all’abuso di psicofarmaci e un uomo di 56 anni dipendente dalla cocaina. Per anni ne ha fatto uso riuscendo a nascondersi di fronte ai familiari, fino a quando il problema è venuto a galla. Sono le prime persone che hanno preso contatto con il Centro Diametro, aperto ieri in via Pietro Calvi 29, a pochi passi da piazza Cinque Giornate. Al piano terra di una palazzina, spazio messo a disposizione dal Comune di Milano per il progetto, lavora una squadra di 4 operatori, affiancata da altri 15 operatori di supporto. Uno spazio di prima accoglienza per persone con problemi comportamentali o di dipendenze, che possono accedere in autonomia o indirizzati dai servizi sociali, famiglie, parrocchie o associazioni. "Dopo un primo colloquio di conoscenza – spiega la responsabile, Indira Pastoris – viene fatta una valutazione sul percorso più efficace, per indirizzare le persone a servizi e comunità sul territorio, con un approccio il più rapido e snello possibile". La particolarità del centro, aperto in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, è un approccio che non si limita alle tradizionali dipendenze ma cerca di dare una risposta alle nuove insidie e a "tutti quei disagi psicologici e sociali che incrementano le ansie e le paure delle persone e spesso si traducono in comportamenti a rischio".

L’obiettivo è quello di intervenire rapidamente, prima che sia troppo tardi. "Si tratta di un primo punto d’accesso – spiega l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé – rivolto a persone con problemi di dipendenza, per favorire il contatto con la rete di servizi. Bisogna anticipare il più possibile la presa in carico, anche attraverso un’integrazione fra pubblico e privato". In questa prima fase il Centro Diametro seguirà un centinaio di persone, con problemi di diversa natura. Intanto verrà fatto un monitoraggio, con l’obiettivo di tracciare tra un anno il bilancio.

Andrea Gianni

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro