Spaccio di droga nel parco "Più controlli, abbiamo paura"

I residenti degli stabili che si affacciano sul Trepalle: viavai di pusher e clienti. Lettera con una raccolta di firme al sindaco. La replica: "Pattuglieremo"

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di Alessandra Zanardi

È uno dei polmoni verdi della città, punto di riferimento per le attività all’aria aperta, impreziosito anche da un percorso geologico, con rocce e pannelli esplicativi, realizzato in accordo col Wwf. Un’area frequentata da persone di ogni età, a partire da sportivi, possessori di cani, ciclisti. Eppure, quegli episodi di spaccio sono una spina nel fianco. I residenti degli stabili che si affacciano sul parco Trepalle tornano a lanciare l’allerta rispetto ad alcuni movimenti sospetti che avvengono tra la vegetazione del bacino ecologico. Si tratta, secondo la vox populi, di periodici scambi tra pusher e clienti, un insieme di compra-vendite illegali che va in scena con un copione ormai collaudato. I clienti arrivano dal parcheggio di via Dossetti, o da via Spilamberto, si addentrano dove la macchia è più fitta e ne escono dopo una manciata di minuti. Succede anche di giorno "e tutto è così plateale che a volte si riescono addirittura a captare le contrattazioni, coi prezzi fissati dai venditori", dicono i residenti, stanchi di una situazione che si trascina "almeno da un paio d’anni, ossia da quando la bonifica del boschetto di Rogoredo ha spinto questi traffici verso le zone limitrofe a Milano".

La richiesta è quella di potenziare i controlli. Un appello già contenuto in una lettera inviata il mese scorso al sindaco Andrea Checchi, ai carabinieri e alla polizia locale. Nel documento, accompagnato da un centinaio di firme raccolte in maniera spontanea e attraverso il passaparola, i cittadini si dicevano preoccupati per "la scarsa sicurezza che si percepisce attraversando questa porzione di territorio. A un anno di distanza dall’ultima segnalazione, la situazione non è cambiata, anzi le cattive frequentazioni sono sempre più abituali", si spiegava nel testo, con riferimento al "movimento continuo di persone poco raccomandabili che si spostano all’interno del parco". "Il giorno successivo alla consegna della lettera - raccontano i residenti - ci sono stati alcuni pattugliamenti da parte della polizia locale. Questo è servito a interrompere temporaneamente il costante afflusso di clienti della droga, purtroppo però il traffico è ripreso in maniera uguale dopo pochi giorni". Da qui un ulteriore invito a vigilare, per fare deterrenza e prevenzione. "E anche per garantire la piena fruibilità dell’area verde: oggi c’è chi ha paura ad utilizzarla". Data anche la sua ampia estensione, il Trepalle non è recintato ed è privo di aree gioco e punti di ristoro: aspetti che forse contribuiscono a renderlo meta di movimenti sospetti. E mentre le forze dell’ordine, in testa i carabinieri, hanno già intensificato, in generale, le operazioni anti-spaccio per arginare l’arrivo di flussi illeciti sul territorio, il sindaco Andrea Checchi annuncia un aumento dei controlli al Trepalle attraverso la polizia locale. Intanto, quello della sicurezza è uno dei temi che stanno vivacizzando la campagna elettorale di San Donato, dove il 21 giugno si voterà per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale.

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