GIAMBATTISTA
Cronaca

Sos assistenza ai disabili: "Un fronte delle Regioni per chiedere al Governo la proroga della riforma"

L’assessore regionale Lucchini preannuncia la presa di posizione unitaria di tutte le amministrazioni "Prima di attuare la svolta è necessario che le prestazioni garantite alle famiglie arrivino a regime".

Sos assistenza ai disabili: "Un fronte delle Regioni per chiedere al Governo la proroga della riforma"

Sos assistenza ai disabili: "Un fronte delle Regioni per chiedere al Governo la proroga della riforma"

Anastasio

Elena Lucchini, assessore regionale alla Disabilità, quale messaggio darà oggi alle associazioni nel corso del tavolo sulla contestata riforma del fondo per le non autosufficienze che da giugno ridurrà gli importi dei contributi mensili previsti per le famiglie con disabili gravissimi e gravi a loro carico?

"Spero e credo di poter annunciare alle associazioni da me convocate l’esistenza di un fronte unito e compatto di tutte le Regioni a sostegno della richiesta di una proroga del nuovo Piano nazionale per le non autosufficienze da parte del Governo, richiesta già avanzata per iscritto dalla Lombardia. Domani (oggi per chi legge ndr

) alle 13 si riunirà la Commissione Politiche Sociali della Conferenza delle Regioni. La riunione della Commissione è stata anticipata su mia richiesta con l’obiettivo di poterci poi presentare alle associazioni con una posizione comune di tutte le Regioni. Emma Staine, coordinatrice della commissione e assessore calabrese alle Politiche sociali, è sulla mia stessa linea".

Chiederete al Governo una proroga di quanti mesi, per l’esattezza?

"Questo è da decidere. Intanto vorrei chiarire due punti fondamentali. Il primo: io ho già scritto al ministro delle Politiche sociali, Marina Calderone, chiedendole una proroga non perché i servizi attualmente offerti dalla Regione Lombardia non siano adeguati ma perché non sono ancora arrivati a regime. È quindi importante che questa riforma entri in vigore solo una volta che i servizi sono a regime. Attuarla adesso, tra cinque mesi, è prematuro. Occorre più tempo per evitare disagi alla famiglie...".

Nell’assistenza domiciliare ai minori con disabilità gravissima e grave i servizi, ancora oggi, non sembrano affatto adeguati: ci sono famiglie che stanno mesi senza il personale a domicilio al quale hanno diritto.

"Ci sono sicuramente alcuni servizi che devono essere implementati e migliorati: proprio per questo comprendo il disagio espresso dalle associazioni e dalle famiglie e ritengo necessaria una proroga. Ma la protesta è particolarmente accesa in Lombardia perché in Lombardia i servizi sono nettamente migliori che altrove, perché qui abbiamo sempre fatto tanto e continuiamo a fare tanto. Voglio ricordare a tutti che questa riforma è stata decisa dal Governo Draghi nel 2022 con la firma dell’allora ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, del Pd, e che la Lombardia, come le altre Regioni, è obbligata a prenderne atto e a recepirla. Con altrettanta onestà bisogna poi sottolineare che non si sta parlando di tagli: il Piano nazionale prevede che la riduzione dei contributi economici per le famiglie sia compensata da un aumento del 15% dei servizi di assistenza diretta. Cambia la ripartizione tra assistenza diretta e indiretta, non la quota complessiva dei servizi offerti".

La Regione, però, avrebbe potuto, dal 2022 ad oggi, lavorare a migliorare lo stato dell’assistenza diretta alle famiglie in modo da farsi trovare maggiormente pronta alla riforma e, in seconda battuta, può aggiungere risorse di tasca propria.

"Stiamo facendo l’una e l’altra cosa. Siamo in una fase di approfondimento e ridisegno del livello di servizi offerto dai 91 ambiti in cui è divisa la nostra regione. Stiamo lavorando per individuare l’equilibrio migliore tra le risorse a disposizione e le prestazioni da garantire. Nel frattempo la Regione ha già trovato e stanziato di tasca propria risorse aggiuntive per le non autosufficienze. Nel 2024, rispetto all’anno precedente, ci saranno a disposizione 4 milioni di euro in più e il Consiglio regionale, in occasione della seduta di Bilancio, ha approvato l’impegno per altri 3,5 milioni da destinare allo stesso scopo. Stiamo cercando di reperire altre risorse".

Il Governo nazionale è dello stesso vostro colore: avete sentore che la richiesta di proroga sarà accolta?

"Per il momento non abbiamo ancora alcun sentore. Il lavoro di squadra con le altre Regioni però mi sembra significativo".