Sicurezza, dopo le violenze di Capodanno, risse, botte ai vigili: vertice con la Lamorgese

Lunedì il ministro sarà al Comitato per l’ordine pubblico. Sala ribadisce: anche il Viminale assuma agenti

La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese

La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese

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Milano, 4 febbraio 2022 - Lunedì il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sarà a Milano per partecipare al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in programma alle 11 in Prefettura. Una visita, di cui si parla da alcune settimane, che si declinerà su due piani distinti. Il primo: dare un segnale di attenzione alla città, finita più volte sotto i riflettori in questo inizio di 2022 per una serie di episodi (tanto ravvicinati nel tempo quanto diversi tra loro per contesto e tipologia) che hanno fatto scattare a più riprese l’allarme criminalità. Una sequenza iniziata a Capodanno con le violenze di gruppo in piazza Duomo e proseguita nei giorni successivi con il vigile aggredito in viale Coni Zugna, la sparatoria in piazza Monte Falterona e l’inseguimento thrilling di piazzale Segesta terminato con l’arresto dei cinque fuggitivi e il sequestro di una pistola mitragliatrice Uzi.

Il secondo: fare il punto sui numeri reali della delinquenza all’ombra della Madonnina, con un report dettagliato e aggiornato. Un report che, stando a quanto risulta al Giorno, fotograferà statistiche in calo nel 2021, ovviamente non con riferimento al 2020 (che non può essere utilizzato come pietra di paragone perché caratterizzato dall’esplosione della pandemia e dai due mesi di lockdown) bensì rispetto al 2019 e agli anni precedenti. Un report che quindi confermerà la discesa dei reati già evidenziata nel recente passato. Tradotto: la richiesta di una presenza più capillare e visibile delle forze dell’ordine sul territorio è legittima e auspicabile, ma va anche considerata, alla luce dei dati ufficiali, la differenza tra la realtà e la sua percezione.  

Ad oscillare tra la richiesta di avere più divise in città e la convinzione che ci sia un problema di percezione di insicurezza dovuto anche all’effetto dei social network, è il sindaco Giuseppe Sala. Alla domanda su cosa si aspetti dal vertice di lunedì con il ministro, il primo cittadino ieri ha risposto: "La conferma di più personale. Il tema, però, non è il numero assoluto perché le forze dell’ordine vanno distinte in base a quello che fanno, quindi: negli uffici o in strada? E se in strada, in strada anche la sera e la notte? Io non sto ributtando il problema sul Governo e sul ministro, che stimo tantissimo.

Tanto è vero che anche noi assumiamo nuovi agenti della polizia locale, però, proprio perché noi assumiamo, la prima cosa che chiederò sono analoghe assunzioni di personale da parte del ministero. Poi – ha aggiunto Sala – credo che sia anche l’occasione per fare un’analisi concreta di quella che è la situazione della sicurezza in città. Se vogliamo continuare a ignorare i dati, possiamo anche farlo però ci abbandoniamo all’emotività o all’impatto dei social. Se si va a vedere, ad esempio, il numero di omicidi nel mio mandato rispetto agli anni precedenti si vede che stiamo parlando di cifre molto inferiori. Eppure questo viene ignorato. Detto ciò – ha concluso il sindaco – non voglio non sforzarmi di comprendere le lamentele dei cittadini, quindi si tratta di capire come fare e credo che sia importante dare più comunicazione ai cittadini rispetto a chi devono rivolgersi in caso di necessità, a volte sembra che ci sia un rimbalzo tra polizia e vigili, ad esempio".

L’ultimissima nota è per l’opposizione di centrodestra, che ieri ha chiesto a gran voce che il ministro, lunedì, venga a riferire in Consiglio comunale: "Il percorso è lungo però mi sembra che i tentativi di strumentalizzazione dalla parte politica avversa lasciano il tempo che trovano. Aspetto la Lamorgese anche per vedere i numeri", ha ribadito il sindaco.  

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