Milano, violenze di Capodanno in piazza Duomo: altre 5 perquisizioni

Negli appartamenti sono stati sequestrati dispositivi elettronici e indumenti corrispondenti a quelli indossati quella sera

Fotogramma di un video che ritrae le violenze scattate a Capodanno

Fotogramma di un video che ritrae le violenze scattate a Capodanno

Milano, 25 gennaio 2022 -   Violenze di Capodanno in piazza Duomo, altre cinque perquisizioni a Torino. Gli agenti della Squadra mobile di Milano hanno passato al setaccio nelle ultime ore le abitazioni di tre italiani di origine marocchina e di due marocchini titolari di permesso di soggiorno, tutti di età compresa tra 19 e 24 anni; di questi, tre risultano indagati nell'inchiesta della Procura che sta facendo luce sugli assalti di gruppo andati in scena la prima notte del 2022 in pieno centro.

Secondo quanto risulta, negli appartamenti sono stati sequestrati dispositivi elettronici e indumenti corrispondenti a quelli indossati quella sera. Gli agenti di via Fatebenefratelli, guidati dal dirigente Marco Calì, sono stati coadiuvati dai colleghi della sezione di polizia giudiziaria della Procura, della Mobile di Torino e dei Reparti Prevenzione Crimine Lombardia e Piemonte.

Dalle ultime audizioni delle vittime nell'indagine è emerso che le ragazze, come hanno raccontato, sono state trattate dal "branco" come "merce", tanto che i giovani mentre le violentavano dicevano tra loro, come risulta dalle testimonianze, "passamela a me, quella dalla a me".  Stando a quanto riferito, in relazione ai primi tre episodi di abusi emersi nell'inchiesta, per un totale di nove vittime accertate, tra cui le due turiste tedesche, sono già stati iscritti nel registro degli indagati molti componenti del branco, almeno una quindicina finora ma il numero sale continuamente. E dunque anche altri ragazzi del 'pacchetto' degli indagati avrebbero preso parte, secondo la Procura, alle violenze sulle due ragazze straniere. Ai due giovani finiti in carcere nei giorni scorsi, invece, sono stati contestati, a vario titolo, gli altri due casi.

Vanno avanti gli accertamenti investigativi, coordinati dall'aggiunto Maria Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, per attribuire precise responsabilità, anche grazie ai riconoscimenti fotografici e alle dichiarazioni delle vittime, ad ognuno dei presunti componenti del branco nei vari casi venuti a galla mano a mano nell'indagine. Inchiesta dalla quale è emerso che i diversi gruppi di ragazzi si sono mossi con una sorta di "rituale brutale", che prevedeva l'accerchiamento con "anelli umani" delle vittime, strette nella morsa, nascoste alla vista delle forze dell'ordine e trattate come "oggetti". Trattate allo stesso modo dei tanti telefoni e borse che sono stati portati via nel corso delle aggressioni. Tredici giorni fa, la prima svolta all'indagine con 18 perquisizioni tra Milano e Torino, 12 indagati e due fermi per violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni.

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