LAURA LANA
Cronaca

Sesto, prolungamento della Linea 1: "Un’eterna incompiuta". Venti milioni sul piatto ma ne mancano altri 16-18

L’assessore Antonio Lamiranda: "È ripresa la costruzione della stazione di testa ma è fallita la trattativa con il vecchio appaltatore per il completamento del tunnel"

Cantiere della metropolitana

Cantiere della metropolitana

Sesto San Giovanni (Milano) – La buona notizia è che, sul tavolo, ci sono oggi 20 milioni di euro. La cattiva è che ne mancano ancora poco meno della metà. Non c’è ancora un punto sull’ennesimo rifinanziamento per concludere i lavori di prolungamento della linea rossa della metropolitana, iniziati nel luglio 2011 con gli scavi in viale Gramsci. "Mi sono mosso personalmente per trovare le risorse aggiuntive: il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha 20 milioni pronti su questa opera – rivela Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica e alla Mobilità di Sesto San Giovanni –. Ora Milano deve verificare quanti ne servono effettivamente per poter rifare la gara d’appalto con i prezzi aggiornati".

Dopo la ricognizione esatta, l’ultima parola ripasserà al Governo per l’aggiunta di risorse. E il rabbocco sarà necessario: l’ultima stima dei conti aveva quantificato dai 36 ai 38 milioni di euro i fondi mancanti per poter riassegnare i lavori, dopo la rescissione anticipata del contratto da parte della ditta De Sanctis. Significa che serviranno ancora dai 16 ai 18 milioni, per poter continuare la linea rossa verso la stazione intermedia di Sesto Restellone e il nuovo capolinea di Cinisello Bettola, dove è previsto anche lo snodo della M5.

"Continua ormai senza fine questa annosa vicenda – ammette Lamiranda –. Se da un lato è ripresa la costruzione della stazione di testa, dall’altro registriamo il fallimento della trattativa con il vecchio appaltatore per il completamento del tunnel di prolungamento". Poco più di 1,6 chilometri che dovevano essere realizzati per Expo 2015 e che, dopo 13 anni dall’avvio del cantiere, non vedono la fine. E, anche se il Governo decidesse di stanziare tutta la cifra che occorre per coprire gli extracosti e per riavviare l’appalto "è certo che, se siamo fortunati, prima del 2028 non avremo quel pezzo di metropolitana operativa – fa presente Lamiranda –. Quest’opera sta diventando come la Salerno-Reggio Calabria, un’opera infinita".

Nel 2028, stando al cronoprogramma, sarà già pronta da due anni la nuova stazione a ponte di Renzo Piano, sarà riqualificata piazza Primo Maggio, che ospita l’attuale capolinea della linea 1 SestoFs, saranno riconfigurati i tragitti degli autobus con l’entrata in esercizio di Città della Salute. Ma non si potrà ancora viaggiare, in metrò, verso Restellone – che a piedi dista appena 10 minuti – e verso Bettola, dove pure era previsto il nuovo maxi parcheggio di interscambio.