Sesto, un parco da 45 ettari e 5 piazze sulle ex Falck

Depositata la richiesta di variante al maxi progetto. Previsto anche un boulevard verde che dalla stazione arriverà a Marzabotto

Cantieri sulle aree Falck

Cantieri sulle aree Falck

Sesto San Giovanni (Milano), 16 settembre 2020 - Cinque piazze che diventeranno punti focali di aggregazione e che connetteranno la città, vecchia e nuova, in un percorso verde, attrezzato, sinuoso tra giochi d’acqua e ciclabili. È iniziato ieri l’iter formale per la variante al piano integrato di intervento sulle aree Falck. Milanosesto, la società proprietaria delle ex acciaierie oltre che soggetto attuatore e appaltante, ha infatti depositato la richiesta di variante a un progetto di quasi un milione e mezzo di metri quadri di aree dismesse. Il masterplan è firmato dallo studio internazionale di architettura Foster + Partners e prevede uno sviluppo progressivo che vedrà nascere nei prossimi anni quartieri residenziali, spazi retail e direzionali, oltre a luoghi pensati per favorire l’incontro tra le persone. Lunedì pomeriggio si è tenuto un nuovo incontro negli uffici di Milanosesto con l’amministrazione e gli altri player coinvolti: Hines, in qualità di advisor strategico dell’intero progetto e development manager, e il Gruppo Prelios che cura il project management dell’iniziativa. "L’incontro è una nuova dimostrazione dell’approccio costruttivo del Comune, ancorché nel rispetto del suo ruolo - ha dichiarato Giuseppe Bonomi, amministratore delegato di Milanosesto -. L’osservanza dei termini che ci siamo prefissati rappresenta obiettivo fondamentale a tutela dei nostri investitori e per la credibilità sui mercati del progetto".

Una città da vivere con un parco da 45 ettari e 5 piazze: quella della stazione, l’Omec, la Torre dell’Acqua, il T5 (piazza Concordia) e il T3 voluto dall’amministrazione come luogo d’incontro attrezzato, dove arriverà la ciclabile da viale Italia per proseguire sul lato Omec, poi sul lato della Città della Salute fino al nuovo scalo ferroviario. Piazze collegate con percorsi pedonali, d’acqua e per le due ruote."Siamo soddisfatti di questa proposta di variante. I volumi restano quelli del vecchio piano, ma cambiano le concentrazioni e la dislocazione di funzioni – ha commentato l’assessore all’Urbanistica, Antonio Lamiranda -. Al posto della diagonale avremo un boulevard di 1,5 chilometri che dalla stazione arriverà fino a Marzabotto, ricucendo tutta la città". Un viale con commercio, ma soprattutto verde. "La sensazione dovrà essere quella di camminare sempre nel parco, senza divisioni nette. Abbiamo chiesto di anticipare la realizzazione di 13 ettari subito. Si sta ipotizzando un ponte attrezzato a verde al posto della passerella Edison/tangenziale". La partenza resta l’Unione 0, figlia della variante normativa dello scorso anno: qui si concentrerà il 15% dei volumi e nasceranno anche hotel, uffici, studentato.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro