Sea e la nuova M4: "Metrò, treno, aereo. La rivoluzione green comincia da Linate"

L’ad Armando Brunini: "Un grande salto di qualità. Piattaforme intermodali anche per auto elettriche. La ripresa c’è. E dal 2035 si vola con l’idrogeno"

M4 viale Argonne (foto Luca Pagano, pagina Facebook Milano progetti e cantieri)

M4 viale Argonne (foto Luca Pagano, pagina Facebook Milano progetti e cantieri)

Milano, 25 novembre 2022 - A Linate in treno e in metrò. A 100 anni dai primi voli a Milano e a 54 dal primo sferragliare dei vagoni sotto terra, lo scalo può fare a meno della gomma. Un altro tassello della ricetta che ha permesso a Sea, il colosso che gestisce gli aeroporti, di lasciarsi alle spalle le secche della crisi da Covid. A scegliere la rotta, l’amministratore delegato Armando Brunini che accoglie come una rivoluzione l’apertura a lungo attesa della linea 4 del metrò, che domani inizierà le corse fra l’aerostazione e la fermata di Dateo, con l’accesso al Passante ferroviario.

M4 viale Argonne (foto Luca Pagano, pagina Facebook Milano progetti e cantieri)
M4 viale Argonne (foto Luca Pagano, pagina Facebook Milano progetti e cantieri)

Parola d’ordine sostenibilità? "Assolutamente sì. Siamo un pungolo per l’intera filiera. Gli investimenti non riguardano più ‘solo’ le infrastrutture, ma anche i carburanti e le flotte. Nasce un nuovo sistema ‘aria-ferro’: Linate è sempre più aeroporto europeo, dopo il restyling della pista e del terminal, arriva la rivoluzione dei collegamenti. È la prima tappa di sei fermate della nuova Linea Blu, ma nel 2023 da San Babila ci vorranno pochi minuti per arrivare qui".

M4 viale Argonne (foto Luca Pagano, pagina Facebook Milano progetti e cantieri)
M4 viale Argonne (foto Luca Pagano, pagina Facebook Milano progetti e cantieri)

Il cerchio si chiude? "Proprio così. Con la metropolitana il salto di qualità è sia sul servizio che sulla sostenibilità. Anche adesso si possono usare i mezzi pubblici, ma su gomma: è un cambio generale, dove il sistema diventa intermodale e favorisce il viaggio. Meglio se si usa l’auto “verde“. Abbiamo installato 10 punti di ricarica del full-electric, vengono usati a pieno ritmo".

Quindi gli aeroporti saranno punto di riferimento anche per chi non vola? "Esatto. I pendolari dell’Est Milano potranno lasciare la macchina nel grande parcheggio di interscambio che stiamo realizzando senza più entrare in città con l’auto e saltare sui vagoni. Ci stiamo trasformando in piattaforme verdi. Se i mezzi poi sono sempre più elettrici...".

M4 viale Argonne (foto Luca Pagano, pagina Facebook Milano progetti e cantieri)
M4 viale Argonne (foto Luca Pagano, pagina Facebook Milano progetti e cantieri)

Quanta C02 stimate di tagliare nel nuovo corso? "Otto tonnellate al giorno, pari a 15% del movimento veicoli che vanno avanti e indietro oggi. A regime arriveremo al 30".

Come avete superato la picchiata virus? "Grazie al turismo. La voglia di viaggiare ci sta riportando ai livelli passeggeri pre-Covid. Siamo all’80%, le perdite dell’inverno 2021, caratterizzato ancora dalle chiusure, sono state compensate da un’estate portentosa sul corto e medio raggio. Il lungo invece fa più fatica, anche se ci sono segnali incoraggianti: la tratta Milano-Chicago aperta da qualche mese fa ottime performance, come Milano-Taipei, inaugurata da poco. Zoppica l’Estremo Oriente, ma ci sono buone notizie anche lì: a febbraio l’India inaugurerà cinque collegamenti e uno è Milano. Città sempre più dinamica e globale, ormai amata non più solo per gli affari ma anche per lo stile di vita".

M4 viale Argonne (foto Luca Pagano, pagina Facebook Milano progetti e cantieri)
M4 viale Argonne (foto Luca Pagano, pagina Facebook Milano progetti e cantieri)

Il movimento merci è cresciuto del 30% durante la crisi sanitaria a Malpensa. "Esatto. All’inizio i volumi sono aumentati grazie al trasporto di materiali sanitari, poi sono stati fenomeni strutturali come l’e-commerce a subire un’accelerazione che unita ai problemi sulle licenze marittime, ci ha regalato risultati importanti. Dhl ha scelto il nostro scalo come base per il Sud Europa, il corriere espresso è una voce di tutto rilievo".

Il modello Linate sarà esportato anche a Malpensa? "Certo. Intorno all’hub sta sorgendo una rete di ferro sempre nell’ottica di migliorare il servizio per i cittadini e di tagliare le emissioni. Il progetto che partirà il 1 dicembre è il collegamento ferroviario dal Terminal 2 a Gallarate, cioè a Varese, Como e Lugano, 20 minuti di tempo in meno per raggiungerci. Gli Svizzeri sono una fetta importate della nostra utenza. Prima del Covid l’hub aveva il 50% del traffico aereo italiano, oggi il 70".

Progetti? "Nel 2035 nel corto raggio si volerà a idrogeno. Il green è la nostra licenza per crescere dobbiamo dimostrare che facciamo passi in avanti sia a monte che a valle. Su Malpensa abbiamo un programma di incentivazione del traffico, ma solo se le flotte sono sostenibili. Il volo inquina per il 3-5%, ma veniamo additati come se fosse il contrario. Serve un quadro normativo che tuteli la nostra missione che è il progresso che nasce dall’incontro fra uomini e culture. È quello facciamo ogni giorno. E invece il settore è stato escluso dalla prima versione del Pnrr".

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro