MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Scuole comunali Milano: stangata su rette e mense. A quanto ammontano gli aumenti

La Giunta Sala ha adeguato le tariffe alle tabelle Istat

Servizio mensa in una scuola milanese

Milano - Primo dell’anno con stangata per i genitori che devono pagare le rette e le mense delle scuole comunali. Con una delibera approvata giovedì la Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala ha deciso di adeguare alle tabelle Istat i costi per il sistema di compartecipazione ai servizi educativi e scolastici erogati dall’amministrazione. I rincari, mediamente dell’8%, sono scattati ieri e colpiranno soprattutto i genitori con i redditi Isee più alti, mentre continuerà a essere garantita una fascia di esenzione per i genitori meno abbienti. Nel documento, per la precisione, si legge che l’amministrazione "ritiene opportuno rideterminare tutte le quote ad oggi in vigore prevedendo un incremento medio dell’8,07%. Tale incremento, rapportato alle tabelle Istat-Foi, assume un’incidenza sicuramente inferiore rispetto all’indicatore di riferimento pubblicato nelle tabelle stesse al mese di novembre 2022 che, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente espone una variazione percentuale pari all’11,50% e, rispetto allo stesso mese di due anni precedenti, risulta pari al 15,60%".

Qualche esempio di rincaro? La quota di iscrizione ai nidi e alle sezioni primavera passa da 52 a 56,20 euro, con un aumento di 4,20 euro. Oltre i 27mila euro di reddito Isee, si passa da 465 a 502 euro (+37 euro). Per quanto riguarda la refezione scolastica, invece, nelle scuole comunali e statali d’infanzia per i redditi da 2mila a 4mila euro il contributo passa da 240 a 259,20 euro (+19,20 euro), mentre nella fascia di reddito più alta (dai 27 mila euro Isee in su), il rincaro è di 54,40 euro (da 680 a 734,40 euro). Stesso aumento per le scuole primarie.

Per accedere ai Centri estivi delle scuole primarie, invece, oltre i 40mila euro di reddito Isee si pagheranno 15,70 euro in più (da 196 a 211,70 euro). Nella stessa fascia di reddito, ma per le Case vacanza, il rincaro è di 31,60 euro (da 395 a 426 euro). Era dal 2017 per quanto riguarda la rimodulazione delle quote contributive dei centri estivi e del servizio estate vacanze e dal 2018 per quanto riguarda i trasporti scolastici che Palazzo Marino non adeguava le rette scolastiche ai parametri Istat.

Ma perché la stangata è scattata proprio ora? Gli aumenti sono certamente legati alle difficoltà di bilancio del Comune alla luce dei rincari per i maggiori costi per l’energia, rincari che hanno provocato un disavanzo di circa 50 milioni di euro nelle casse di Palazzo Marino. Ma non solo. Nella delibera, infatti, si legge che "l’amministrazione nel corso degli anni ha apportato notevoli miglioramenti ai propri servizi, informatizzandone la rete, riorganizzando e innovando le attività e funzioni con un incremento dei costi e delle spese generali senza conseguenze per le famiglie. Questo, tuttavia, ha determinato inevitabilmente una minore copertura dei costi rispetto alle entrate provenienti dalle quote versate per i servizi aggravato dal livello non adeguato dei trasferimenti statali e dalla complessiva esigenza di contenimento degli stanziamenti di bilancio".