Citylife, alunni "orfani di scuola"

La lettera-denuncia di una mamma, a caccia di una scuola media

Stefania  Colombo (Newpress)

Stefania Colombo (Newpress)

Milano, 21 febbraio 2018 - "I nostri bambini, orfani di scuola": succede all’ombra di CityLife, in zona 3. Succede a un centinaio di mamme che stanno cercando di unire le forze per dire che anche quest’anno, nel meccanismo di iscrizione, qualcosa non funziona e ci sono ancora bambini nel limbo. "Mio figlio mi ha chiesto: 'Mamma mi hanno preso alla prima scuola?', non so come spiegargli la situazione". Ad oggi, Stefania Colombo non sa dove il suo primogenito studierà. Le scuole vicine sono tutte sold-out. "Ho pianto due giorni", confessa. Succede così: nel modulo viene chiesta la prima preferenza. Stefania e il marito, lavorando entrambi, decidono di indicare la Setti Carraro perché garantirebbe il tempo pieno e non hanno nonni o aiuti. Come seconda scelta indicano l’istituto comprensivo Linneo (Mameli, Monviso, Moscati), la scuola di bacino. Ma nonostante abbiano un altro figlio iscritto lì, alle elementari, avendo inserito la scuola come seconda scelta perdono tutte le priorità a cui avevano diritto (bacino, figlio frequentante e fratelli frequentanti). "Mi è arrivata la telefonata, secca – racconta Stefania –: 'Suo figlio non è stato preso, scelga subito una terza scuola'". Partono le chiamate, a fiumi, ogni scuola ha criteri di ammissione differenti. Il risultato è lo stesso: "Completo, completo, completo". "Chiusura totale – scuote la testa la mamma, preoccupata – sto anche pensando di impugnare al Tar il regolamento. Sembra la guerra fra poveri. Ma perché, visto che ci interessava il tempo pieno, ci devono passare davanti tutti?".

Ogni anno scatta un "gioco" di strategia, accompagnato da una buona dose di ansia, per accaparrarsi il posto nonostante la popolazione scolastica - alle medie - negli ultimi anni sia scesa costantemente. Quest’anno sono 25.486 le domande di iscrizione alle medie di Milano e provincia, lo scorso anno erano 26.657 e nel 2016/2017 ben 27.317. I quartieri cambiano faccia, alcuni invecchiano e perdono classi, altri "ringiovaniscono", come CityLife, appunto, impreparato. Si deve ragionare di prospettiva - ricordano dal Provveditorato - che sta studiando l’apertura di un tavolo ad hoc, come per i licei. Sul “caso Linneo” Palazzo Marino non è sorpreso: era nella lista del dimensionamento, ma il piano era stato bocciato. Risultato? "Stiamo aspettando una nuova proposta dalla scuola – ricordano dal Comune – il dimensionamento avrebbe permesso l’apertura di più classi". La situazione resta in stand-by, come le mamme. Stefania scrive al sindaco Giuseppe Sala e alla vicesindaco: "Non posso pensare che mio figlio, in un’età ancora considerata minore, visto che la legge parla di abbandono di minore sotto i 14 anni, non sappia ancora in quale scuola di Milano e in quale zona finirà, dovendo eventualmente arrangiarsi da solo per tornare a casa. A questo punto chiedo a voi che fare, mi devo licenziare per seguirlo? Ma che futuro posso vedere per i miei figli, se anche il diritto alla studio viene negato?".

 

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