
Scuola, un'immagine di repertorio
Milano, 14 settembre 2015 - Il primo giorno di scuola è arrivato. "Bentornati ragazzi e in bocca al lupo per questo nuovo anno scolastico": così il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, via Facebook, si è rivolto ai tanti studenti milanesi che oggi iniziano il loro anno scolastico. "Quanti ricordi... eravamo sette fratelli e il primo giorno di scuola uscivamo tutti insieme, accompagnati da nostro padre, con i nostri grembiuli e la cartella di cuoio - ha scritto il primo cittadino -. Per noi era la fine delle vacanze, per la nostra mamma, che ci aveva seguiti per tutta l'estate tra compiti e accudimento, finalmente un momento di meritato sollievo". Quindi, Pisapia ha ricordato quanto fatto dall'amministrazione in tema di infrastrutture scolastiche: "Si può e si deve fare di più ma durante l'estate a Milano ben 81 strutture scolastiche (nidi, scuole dell'infanzia, primarie e secondarie) sono state ristrutturate in varia misura e sono stati aperti 4 nuovi nidi e materne - conclude - per migliorare l'offerta scolastica di competenza del Comune di Milano e altri progetti sono in via di definizione".
Oggi 9 milioni di studenti tornano a scuola. Quanti ricordi... eravamo sette fratelli e il primo giorno di scuola...
Posted by Giuliano Pisapia Sindaco X Milano on Lunedì 14 settembre 2015
PIU' STRANIERI NELLE SCUOLE - È aumentato rispetto all'anno scorso il numero degli alunni stranieri nelle scuole statali in Lombardia: i nuovi ingressi per il 2015/2016 sono infatti 6.458. Su un 1 milione e 185mila studenti delle statali, oltre 181mila sono stranieri e 2.188 sono nomadi. La presenza maggiore di studenti che non hanno la cittadinanza italiana è a Milano e provincia (71.368), dove ne sono 2.524 in più rispetto a un anno fa. Questi dati sono emersi dal dossier sul sistema scolastico lombardo presentato alla conferenza stampa di inizio anno scolastico a Milano dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale Delia Campanelli.
"3.000 SUPPLENTI A GARANTIRE CONTINUITA'" - Per l'anno scolastico 2015/2016, che come in altre regioni è iniziato oggi in Lombardia, saranno circa 3.000 i supplenti (di cui 2.000 di sostegno) che fino a fine giugno insegneranno nei posti rimasti scoperti. "La continuità della didattica è salvaguardata", ha affermato il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Delia Campanelli, che con l'assessore regionale all'Istruzione Valentina Aprea in una scuola a Milano ha illustrato i dati del sistema scolastico regionale. Queste 3.000 supplenze sono rapportate a un totale di 101.063 cattedre, cioè i posti dell'organico di diritto. Di questi, oltre 88mila sono i docenti ordinari, con 1.500 posti non coperti fino a oggi, per i quali sono stati individuati 500 destinatari. Le cattedre per l'insegnamento di sostegno in Lombardia sono più di 12mila; di queste finora ne risultano scoperte 4.000 per le quali i destinatari trovati sono circa 2.000. I 3.000 posti rimanenti, tra prof ordinari e di sostegno, sono dunque quelli che andranno a supplenti.
"DIFFICOLTA' COPERTURA POSTI DOCENTI" - "Ancora oggi nonostante il piano di assunzioni del Governo registriamo delle difficoltà rispetto alla copertura dei posti, anche se in una percentuale inferiore al passato". Così l'assessore all'Istruzione della Regione Lombardia Valentina Aprea ha commentato la situazione dei posti per docenti nelle scuole lombarde. A preoccupare l'assessore sono "gli aspetti legati alle fasi del piano, che fa slittare la copertura dei posti fino a fine novembre, troppo avanti rispetto all'inizio dell'anno scolastico, la mancanza degli insegnanti di sostegno e le supplenze, cioè la possibilità che viene data ancora di prendere incarichi annuali». «In queste condizioni, saremo con organici provvisori per due o tre anni, - ha concluso Aprea - confido comunque che il sistema scolastico lombardo saprà far fronte queste difficoltà". L'assessore ha poi spiegato quali sono le politiche regionali nel campo dell'istruzione, ricordando che nel 2015/2016 in Lombardia saranno investiti 510,4 milioni di euro, di cui 183,7 milioni nel miglioramento dell'edilizia scolastica e nell'innovazione della didattica."
PROTESTA CONTRO LA BUONA SCUOLA - "La Buona Scuola è la scuola dei padroni, organizziamo il contrattacco": questo lo slogan dell'azione promossa dal Fronte della Gioventù Comunista (FGC) in diversi istituti di Milano in occasione del giorno di inizio delle lezioni. Striscioni e volantini sono stati distribuiti negli istituti contro la riforma approvata nei mesi estivi.