
Studenti sui banchi e insegnanti alla lavagna con giubbotti e sciarpe. A Cusano la scena si sta ripetendo un po’ troppo spesso
Milano, 26 gennaio 2018 - Questa volta a dare forfait è stato l’impianto di riscaldamento della scuola Fermi di piazza Trento e Trieste. Da lunedì scorso gli allievi della scuola primaria sono costretti a fasi alterne a fare lezione al freddo. Alla base dei ripetuti black-out almeno tre cause concomitanti.
A cominciare da un curioso problema di cali della tensione elettrica che provocano il distacco dell’impianto della caldaia per proseguire con alcune perdite dai tubi nel secondo piano dell’istituto. Per finire, come ha spiegato il sindaco, ieri sarebbe stato commesso anche un errore umano da parte dei tecnici che da tre giorni si prendono “cura” della caldaia.
L’impianto termico era stato svuotato per consentire le riparazioni alla rete idrica, ma al momento del riempimento non è stata completata la procedura e ieri mattina la caldaia non è partita per mancanza di tensione. Solamente dopo un nuovo intervento dei tecnici è stata avviata, cominciando a riscaldare le aule pochi minuti prima dell’ingresso degli allievi. Ieri mattina genitori e allievi hanno trovato l’assessore alle Opere pubbliche Luciano Ghirardello che ha spiegato con pazienza quanto accaduto negli ultimi giorni.
«I probelmi impiantistici sembrerebbero risolti anche grazie all’intervento di tecnici esterni che hanno assistito l’impresa incaricata di condurre le caldaie a Cusano – hanno spiegato gli amministratori comunali cusanesi -. Rimane da scoprire il perché si verifichino continui cali di tensione che mandano in tilt gli impianti più delicati». Secondo un’indicazione fornita alla scuola, per risolvere definitivamente il problema sarebbe necessaria la sostituzione di una valvola dal valore di circa 2.500 euro. Lavori peraltro già programmati dal Comune. Tuttavia, l’impresa chiede al sindaco anche di dotare la caldaia di un sistema di segnalazione remoto per conoscere in tempo reale eventuali anomalie di funzionamento.
Le parolle dell’assessore Ghirardello sono servite a evitare una manifestazione davanti al Comune che un gruppo di mamme aveva già organizzato, ma non hanno rasserenato del tutto gli animi delle famiglie. La situazione alla scuola Fermi è decisamente meno grave di quanto fosse stata nelle scorse settimane quella della materna Bigatti e della media Zanelli dove. Complice un clima meno clemente, in alcune giornate gli allievi sono stati costretti a rimanere in classe con temperature inferiori ai 9 gradi. «La caldaia della Fermi è relativamente nuova, dunque non riteniamo sia un impianto superato – ha spiegato il sindaco Lorenzo Gaiani –. Non voglio con questo minimizzare i problemi, ma tengo a dire che stiamo intervenendo in tutte le scuole, tanto e vero che dalla ripresa dopo le vacanze natalizie non abbiamo avuto altre emergenze».