Scuola: scattano le nomine, ma i candidati scarseggiano

La fase uno si concluderà il primo agosto. Successivamente la palla passa a ogni singolo provveditorato e si scorreranno le graduatorie a esaurimento

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Milano, 19 luglio 2019 - Si corre per l’avvio dell’anno scolastico: con la riunione-fiume di ieri in provveditorato si è stabilito il primo cronoprogramma dei lavori. Le nomine scatteranno già da mercoledì. «Sempre che lunedì il Miur comunichi il contingente per la Lombardia come previsto, altrimenti i tempi saranno da rivedere», ricorda Massimiliano Sambruna, segretario Cisl Scuola Milano. Si comincia con le chiamate da concorso, tutte in presenza tranne per alcune classi - quelle con pochissimi candidati - per i quali le procedure saranno fatte online. Sono circa 15mila i candidati fra tutte le graduatorie di ogni ordine e grado. La fase uno si concluderà il primo agosto. Successivamente la palla passa a ogni singolo provveditorato e si scorreranno le graduatorie a esaurimento dove però anche i candidati sono quasi esauriti: a Milano fra infanzia, primarie e secondarie se ne contano circa 3.300.

«Ben  vengano queste operazioni per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico - sottolinea Sambruna - la buona volontà di terminare tutto per tempo c’è. Ma resta una preoccupazione per i posti vacanti, che sono circa settemila a Milano, e per l’assenza di candidati. Se mancano insegnanti si rischia di avere un avvio dell’anno turbolento». Perché se circa 15mila aspettano di essere convocati, la maggior parte si concentra nelle stesse classi di concorso. Dove mancano insegnanti invece regna ancora il deserto, matematica in primis. Sono invece stracolme di possibili insegnanti in attesa le cattedre di Filosofia e Diritto. Quest’anno ci sarà più ricambio visti pensionamenti e quota 100: tremila le domande arrivate a Milano. E ci saranno novità in vista e pensionamenti anche ai vertici dell’ufficio scolastico regionale: Delia Campanelli terminerà il mandato il 31 ottobre.

«Restiamo ora in attesa di conoscere il contingente, al momento non sappiamo ancora i numeri che verranno assegnati in Lombardia – ricorda Tobia Sertori, segretario generale Flc Cgil Lombardia - ma nel frattempo iniziamo ad avvisare le persone che da mercoledì in avanti si parte. Poi capiremo i tempi per le migliaia di supplenze che ci saranno ancora da fare». Nel frattempo ieri è arrivato il primo stop al Senato alla chiamata diretta dei docenti - «una partita che consideriamo già chiusa, e sul quale concordiamo col governo», ricorda Sertori. E oggi a Roma è atteso un nuovo vertice su un altro tema caldo che riguarda e divide il mondo della scuola, anche in Lombardia: autonomia.

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