Tifoso morto prima di Inter-Napoli: forse investito da due auto

L'ipotesi emersa nel corso dell'interrogatorio di Marco Piovella, il capo ultrà arrestato per rissa e lesioni

L'agguato tra i tifosi e Marco Piovella, leader della Curva dell'Inter

L'agguato tra i tifosi e Marco Piovella, leader della Curva dell'Inter

Milano, 2 gennaio 2019 - E' durato oltre due ore l'interrogatorio di Marco Piovella, il capo dei 'Boys' della curva nord dell'Inter arrestato due giorni fa per rissa e lesioni, in seguito agli scontri tra tifosi di Inter e Napoli nel giorno di Santo Stefano che hanno portato alla morte di Daniele Belardinelli.

Il capo ultrà, assistito dal suo legale Mirko Perlino "si è avvalso della facoltà di non rispondere in merito all'aggressione", mentre avrebbe "chiarito alcuni aspetti dell'investimento" che ha causato la morte di Belardinelli, secondo quanto dichiarato dallo stesso avvocato all'uscita dall'ufficio del mmagistrato, il gip Guido Salvini, al settimo piano del palazzo di giustizia di Milano. All'interrogatorio era presente anche il pm Rosaria Stagnaro. Piovella ha ribadito di aver visto l'amico che veniva travolto da una vettura, dopo che era già finito a terra, avvalorando anche l'ipotesi che Belardinelli possa essere stato investito precedentemente anche da una prima auto. Per quanto riguarda gli scontri, invece, ha ammesso la partecipazione al blitz contro i tifosi napoletani ma non ha voluto rispondere a domande specifiche sulle sue condotte e sul suo presunto ruolo di organizzatore. "Io mi occupo di coreografie nel direttivo della curva", si sarebbe limitato a dire Piovella. L'avvocato Perlino dopo l'interrogatorio ha presentato al gip un'istanza di scarcerazione.

 

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