Scoiattoli grigi, è invasione: 'rossi' a rischio

Romeo, ricercatrice della Statale, avverte: "È una specie invasiva che arriva dagli Stati Uniti. L’esemplare rosso autoctono rischia l’estinzione"

Lo scoiattolo grigio

Lo scoiattolo grigio

Milano, 19 gennaio 2020 - Hanno un aspetto carino e "coccoloso". Da qualche anno siamo abituati a vedere gli scoiattoli grigi fra il Monte Stella, i parchi Trenno e Solari, il Bosco in Città. Quello che non tutti sanno è che si tratta di una specie invasiva, originaria dell’America Settentrionale, la cui diffusione – ed è la vera nota dolente – rappresenta un pericolo per la sopravvivenza dello scoiattolo rosso che vive da milioni di anni nelle foreste europee: "Lo scoiattolo europeo rischia l’estinzione" spiega Claudia Romeo, biologa 36enne e ricercatrice al Dipartimento di Medicina Veterinaria della Statale di Milano.

Quando sono stati introdotti per la prima volta in Italia gli scoiattoli grigi e da chi? "Il primo nucleo di questa specie è stato segnalato nel 1948 in Piemonte. Un diplomatico aveva importato due coppie da Washington per la sua villa vicino a Stupinigi. Gli scoiattoli, come tutti i roditori, si sono riprodotti a gran velocità e hanno cominciato ad espandersi".

E in Lombardia quando è arrivata la specie alloctona? "Nella nostra regione sono stati segnalati nuclei a partire dagli anni ’90, a causa di molteplici introduzioni. Da lì hanno cominciato ad espandersi".

Cosa succede quando hanno incontrato i «rossi»? "Non avviene aggressione fisica. Però le due specie non possono coesistere perché hanno esigenze simili e quella più forte - il grigio - sopravvive. La scomparsa della specie autoctona si verifica fra i cinque e dieci anni".

Da cosa dipende? "Anzitutto da una maggiore capacità di riproduzione del grigio, due volte l’anno. Ogni volta mette al mondo quattro piccoli. Lo scoiattolo statunitense costituisce gruppi familiari e si adatta anche agli habitat urbani. Quello europeo vive da solo".

Cosa ne consegue? "Che il rosso solitario si trova nella stessa area a doversi confrontare con decine di altri scoiattoli grigi che divorano le sue risorse. I rossi giovani si allontano perché in quel territorio non c’è spazio, le femmine si riproducono meno perché mangiano poco, e in più i grigi hanno l’abitudine di sottrarre le dispense di riserva dei rossi. Alcuni quindi non sopravvivono all’inverno".

Lo scoiattolo autoctono si è estinto nella nostra regione? "Sopravvive nelle aree dove non è arrivato il grigio. Non solo in montagna ma anche in zone di pianura".

E a Milano? "Lo scoiattolo rosso, che è poco adatto all’ambiente urbano, era già estinto quando è arrivato il grigio. I primi nuclei sono stati avvistati alla fine degli anni ’90 sull’asse della via Novara e in seguito al Monte Stella. Invece al Parco Solari è plausibile che ci sia stata un’introduzione. Qualcuno penserà che sia bello poter ammirare gli scoiattoli anche in un parco milanese ma il fatto è che questi animali si espandono anche altrove".

Che fare? "La Commissione Europea nel 2016 ha inserito lo scoiattolo grigio americano tra le specie invasive, ossia in grado di causare un impatto negativo sulle attività umane o sulla biodiversità. Per gli stati membri c’è l’obbligo di rimozione. In altre nazioni lo hanno fatto procedendo in fretta. In Lombardia sono stati avviati due progetti in Brianza. A Milano non si è mai intervenuti, ma bisognerebbe procedere al più presto con una mappatura degli scoiattoli per avere il polso della situazione e intervenire se la loro espansione dovesse diventare eccessiva".

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