Sono le tre della notte tra giovedì 10 e venerdì 11 ottobre quando il trentunenne Manuel Mastrapasqua viene trovato sull’asfalto, agonizzante, lungo viale Romagna, alla periferia di Rozzano, alle porte di Milano. È una pattuglia di carabinieri di passaggio a vederlo, in una pozza di sangue. L’ambulanza inviata sul posto lo trasporta d’urgenza all’ospedale Humanitas, ma il giovane muore poco dopo l’arrivo al pronto soccorso.
Manuel stava tornando a piedi a casa dalla madre e dal fratello diciottenne dopo aver finito il turno notturno al supermercato Carrefour in zona Maciachini dove era impiegato come magazziniere. A ucciderlo, secondo i primi rilievi, è stata un'unica violenta coltellata inferta con una lama grossa che ha raggiunto il polmone provocando una gravissima emorragia. A due giorni dal delitto, tra le molte domande irrisolte, ne spicca una: perché? Gli investigatori non tralasciano alcuna pista.