Milano, si finge magistrato per entrare al carcere di San Vittore ma viene scoperto e finisce in cella

L’uomo voleva assistere a un’udienza per furto aggravato in cui era coimputato, ma è stato smascherato dal giudice e dal vero procuratore che stava impersonando

Una cella nel quinto raggio di San Vittore (Fasani)

Una cella nel quinto raggio di San Vittore (Fasani)

Un italiano di 62 anni è finito in carcere dopo aver impersonato un magistrato allo scopo di entrare… al carcere di San Vittore. L’uomo si è finto procuratore perché voleva assistere a un’udienza per furto aggravato in cui lui stesso era coimputato, ma legalmente non poteva in quanto sottoposto ai servizi sociali. Alla fine è stato smascherato dal giudice e dal vero pubblico ministero che stava cercando di impersonare.

I fatti sono avvenuti la settimana scorsa nella casa circondariale di San Vittore a Milano, dove era prevista l’udienza. Il sessantaduenne si è presentato agli addetti alla sicurezza e ha detto di essere il procuratore. Quando gli hanno chiesto il tesserino, ha spiegato di averlo dimenticato a casa. Sulla sua carta di identità, alla voce professione, era indicata quella di magistrato ed è stato fatto entrare.

Ma l’inganno è durato poco, quando è arrivato il giudice per le indagini preliminari, si è scoperto che l’uomo non era un magistrato e i i successivi accertamenti della polizia lo hanno confermato. In realtà si trattava di un coimputato nel processo in questione per furto e in quanto sottoposto a misura alternativa alla detenzione (i servizi sociali appunto) era privo di qualsiasi titolo per partecipare all'udienza in carcere. Il Tribunale di Sorveglianza ha disposto la revoca della misura alternativa e il sessantaduenne è stato portato in carcere: stavolta in cella.

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