
Uno scorcio dello stadio Meazza
Nulla di fatto, se ne riparla domani. L’incontro di ieri a Palazzo Marino tra il sindaco e Milan e Inter per diradare le nubi intorno al progetto del nuovo stadio di San Siro si è risolto in un ennesimo rinvio. Il vertice con le società era stato richiesto dallo stesso primo cittadino per conoscere “lo stato dell’arte“ del piano di fattibilità economica per acquistare il Meazza e le aree intorno allo stadio che i club avrebbero dovuto presentare al Comune settimana scorsa.
Un piano che contiene il progetto per realizzare il nuovo impianto rossonerazzurro nell’area compresa tra il Parco dei Capitani e l’attuale parcheggio e prevede l’acquisto da parte dei due club della stessa area e della Scala del calcio, il cui valore complessivo è stato fissato dall’Agenzia delle Entrate in 197 milioni di euro.
Preoccupato dal ritardo con cui le società stanno elaborando il documento, primo fondamentale passo per avviare il progetto del “nuovo San Siro“, Sala aveva inviato nei giorni scorsi un sollecito a Inter e Milan. Sia per conoscere nel dettaglio i piani dei due club e le risorse che intendono investire nel progetto, ma anche per chiarire se esista - come anticipato da alcune indiscrezioni - uno scollamento tra le due sponde calcistiche meneghine. Divergenze che riguarderebbero soprattutto le conseguenze di un eventuale abbandono dell’operazione da parte di uno dei due club.
Se da una parte i fondi americani padroni delle squadre milanesi (Oaktree per l’Inter, RedBird per il Milan) sembrano prendere tempo, dall’altra il Comune ha fretta. L’obiettivo temporale di Palazzo Marino, indicato da Sala prima di Natale, è infatti concludere l’iter della cessione dell’area di San Siro entro le vacanze estive.