Nel giro di un’ora passa dal comizio alla bocciofila Caccialanza in via Padova alla presentazione del saggio “È l’Italia che vogliamo’’ di Giuseppe Valditara e Alessandro Amadori nella libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele. Il leader della Lega Matteo Salvini, tra una tappa e l’altra del giro d’Italia del suo tour elettorale in vista delle Politiche del 25 settembre, dedica un pomeriggio a Milano. E parte da un quartiere lontano dal centro storico.
"I colleghi di altri partiti – spiega il numero uno del Carroccio – vanno in centro, invece per me oggi (ieri, ndr) era doveroso essere in via Padova e la settimana prossima riuscirò a visitare qualche altra periferia. Qui in via Padova i problemi di un’integrazione fallita e di un’immigrazione senza controllo. In questa bocciofila adesso ci sono tanti anziani, ma se torniamo di sera sotto il cavalcavia, nelle vie limitrofe e nel triangolo viale Monza-via Padova-piazzale Loreto gli italiani e gli stranieri perbene sono minoranza. Bisogna porre un limite a chi entra e chi esce da questo Paese. Se dopo le elezioni avrò un ruolo di Governo, tornerò in via Padova per portare un po’ di telecamere e un po’ di sicurezza in più".
Emergenza sicurezza, ma non solo. Salvini, infatti, attacca frontalmente Giuseppe Sala sul tema della mobilità: "C’è un sindaco che invece di pensare ai suoi cittadini pensa dal 1° ottobre di non far venire a lavorare a Milano quelli che hanno euro 4 o euro 5 diesel con le nuove regole per l’Area B. Se uno non va in giro a fare “il fighetta’’ con la Tesla ed è un operaio, una partita Iva, dal 1° ottobre siccome non ha macchina ibrida ultimo modello non può venire a lavorare a Milano. È amorale, secondo me è una follia. Danneggiare i lavoratori in difficoltà è razzismo".
La replica di Sala non si fa attendere: "Area B razzista? Dico solo che forse Salvini ha qualche problema con la lingua italiana. Cambiare il profilo ambientale della città vuol dire anche fare operazioni che capisco possano creare delle difficoltà. Non è un mio divertimento ma ho una parte della città che chiede un ambiente diverso".
M.Min.
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