
Saldi a Milano
Milano, 30 giugno 2018 - Conto alla rovescia per la caccia all’affare di stagione: manca una settimana all’inizio dei saldi estivi. Via al 7 luglio, primo sabato del mese, come da regolamento. Lo scorso anno, il primo giorno di promozioni era stato il primo luglio. E una settimana di differenza fa storcere il naso a tanti commercianti. «Troppo tardi cominciare il 7 – tuona Gabriel Meghnagi, presidente di AscoBaires e delle reti associative di via di Confcommercio –. Staremo fermi una settimana con le vendite, perché la gente aspetta gli sconti. Senza contare che molti clienti partiranno per il weekend. L’auspicio è quello di essere convocato a un tavolo con FederModa, insieme ad altri commercianti, per valutare insieme, in futuro, se chiedere una deroga regionale per individuare una data più opportuna. Quest’anno sarebbe stato l’ideale partire il 2 o il 3 luglio». Sulla stessa linea, altri colleghi. «In questo modo, noi piccoli commercianti siamo i più penalizzati», sottolinea Loredana Bianchi, in viale Monte Nero. Sabrina Frigoli, di PortaRomanaBella, chiede di «essere flessibili, bisogna andare incontro alle esigenze dei commercianti».
Per di più, «tra vendite on line e concorrenza di grandi catene, che inviano sms lanciando promozioni, e che comunque mettono in conto eventuali multe che noi non potremmo sostenere, noi ci rimettiamo sempre», riflette Elia Spagnolo, della zona di piazza Wagner e via Belfiore. E poi «finora, le vendite non sono andate bene. Abbiamo avuto un maggio piovoso e si è passati direttamente dall’inverno all’estate», aggiunge Riccardo Pollice di AscoAffori. «L’ideale sarebbe stato scegliere il primo giorno feriale di luglio. Persino gli stranieri si sono fermati con le compere», continua Vincenzo Ferrario di AscoTorino. Ma «la posizione della maggioranza dei nostri soci, rilevata da un sondaggio del 2016, rivela il contrario: i più sono favorevoli a posticipare i saldi a fine mese – afferma Renato Borghi, presidente di FederModaMilano (Confcommercio) –. Stesso risultato si è avuto a livello nazionale, con un sondaggio del 2017. Ritengo che i saldi anticipati “uccidano” proprio i piccoli negozi indipendenti, perché il clou delle vendite è nella stagione piena. E, poi, si è arrivati alla “data unica” per evitare i pellegrinaggi di clienti da una regione all’altra, che penalizzavano sempre qualcuno. Non ritengo sensato modificare la data. In ogni caso siamo disponibili a ogni tipo di confronto e a un tavolo con i commercianti».