
Traffico, foto generica (Pasqualebove)
Milano, 19 settembre 2016 - Milano è la quarta città italiana più rumorosa. Gli italiani sono i più esposti al rumore del traffico in Europa (il 49,4% contro una media del 42,9%) e le strade delle nostre città ne escono assordate: automobili e motorini, clacson, sirene e mezzi pubblici producono in media 82,2 decibel (dB) e i picchi registrati a Palermo, Firenze, Torino, Milano, Roma, Bologna e Napoli superano anche la soglia di guardia degli 85 dB, avvicinandosi pericolosamente al limite dei 90 dB, indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come soglia critica per evitare danni all'udito. Un vero frastuono che alimenta il nervosismo delle persone più esposte al rumore del traffico (+7 punti percentuali rispetto ai meno esposti), provoca disturbi del sonno (+4 pp) e fa venire il mal di testa (+6 pp), oltre a mettere a rischio, nel tempo, la funzione uditiva (+11 pp).
In occasione della European Mobility Week, Amplifon ha misurato il livello dei dB nelle strade di 20 città italiane: il triste primato di "capitale del rumore da traffico" va a Palermo, che nella fascia oraria tra le 12 e le 14 raggiunge i 92,6 dB, seguita da Firenze (88,6 dB), Torino (86,8 dB), Milano (86,4 dB), Roma (86 dB), Bologna (85 dB) e Napoli (84,7 dB). Le strade relativamente più "silenziose" si trovano invece a Catanzaro (75 dB), Bari (75,2 dB) e Potenza (75,6 dB).
Si tratta di valori preoccupanti se si considera che vivere in zone dove il rumore del traffico stradale supera i 60 dB si associa a un incremento della mortalità del 4%, a una probabilità di ictus maggiore del 5% e, curiosamente, anche a un aumento dell'obesità. Gli esperti suggeriscono di puntare sui mezzi di trasporto elettrici, sull'asfalto insonorizzante e su un incremento del verde pubblico per proteggere l'udito dei cittadini e per far diventare più smart e "a misura d'orecchio" le città del futuro.