Ruby ter, Polanco: "Dirò tutta la verità". Processo sospeso per Berlusconi candidato

Stop per le Europee. La dominicana: "Sono cambiata, forse la mia versione simile a quella di Imane Fadil"

Marysthell Polanco durante un'udienza in Tribunale a Milano

Marysthell Polanco durante un'udienza in Tribunale a Milano

Milano, 15 aprile 2019 - Il Tribunale di Milano ha sospeso il processo Ruby ter per consentire la partecipazione alla campagna elettorale per le elezioni europee di Silvio Berlusconi. "Le liste elettorali saranno depositate nei prossimi giorni ma Berlusconi ha già formalizzato la sua decisione e sarà capolista in diverse circoscrizioni elettorali", ha osservato in aula il legale mostrando in aula alcuni articoli di stampa dedicati alla candidatura del leader di Forza Italia. L'istanza è stata accolta giuidici della Settima Sezione Penale che hanno rinviato il procedimento al 10 giugno. Nel frattempo, ha stabilito il Tribunale, i termini di prescrizione resteranno "congelati".

Nell'udienza di oggi è stata anche dichiarata la riunificazione del troncone processuale principale con l'ultimo filone stralcio, quello a carico di Berlusconi e dell'infermiera Roberta Bonasia, trasmesso nei mesi scorsi dal Tribunale di Torino a quello di Milano per competenza territoriale. Le testimoni chiave dell'accusa, Ambra Battilana, Chiara Danese, già estromesse dal troncone principale insieme alla defunta Imane Fadil, ma non dal filone stralcio, restano fuori dal processo: non sono state ammesse come parti civili e perciò non potranno pretendere risarcimenti economici neppure in caso di condanna degli imputati. L'unica parte civile ammessa è Ambra Battilana ma soltanto per l'imputazione di calunnia contestata a Roberta Bonasia. Oggi c'è stato anche spazio per affrontare le questioni preliminari: la richiesta della difesa Berlusconi di trasferire il processo al Tribunale di Siena per competenza territoriale è stata rigettata. Secondo i giudici, i primi pagamenti effettuati da Berlusconi a favore degli ospiti delle serate di Villa San Martino vennero infatti effettuati da Giuseppe Spinelli, ragioniere di fiducia dell'ex premier, a Segrate, comune in provincia di Milano. Sempre oggi, la Procura di Milano ha depositato alcuni atti che documentano, secondo l'accusa, la riconducibilità a Luca Risso, ex compagno di Ruby e anche lui imputato per corruzione in atti giudiziari, di un flusso di denaro in suo favore di oltre 400mila euro che sarebbero stati trasferiti da Milano a Playa del Carmen in Messico, passando per Francoforte, Londra e Lugano. Da quanto si è saputo, i pm avevano già contestato che Risso avrebbe incassato quei soldi, come prezzo della presunta corruzione, ed ora, depositando atti di una rogatoria in Svizzera, puntano a chiarire la riconducibilità dei bonifici allo stesso Risso. 

Durante una pausa dell'udienza, Marysthell Polanco, una delle giovani ospiti alle serate ad Arcore, ha parlato con i cronisti e ha annunciato: "Può darsi che la mia versione davanti ai giudici sarà diversa rispetto a quella del processo Ruby bis, ho deciso di dire le cose come stanno, adesso mi sento una donna con dei figli e voglio dire la verità". E ha aggiunto: "Magari la mia posizione non è tanto diversa da quella di Imane Fadil".  Nel corso del primo processo Ruby, in particolare, la giovane dominicana aveva raccontato di travestirsi "da Ilda Boccassini con la toga", allora accusa nel procedimento, "solo per fare ridere" e che nell'abitazione di Berlusconi andavano in scena spettacoli di burlesque. Polanco è imputata per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza assieme a Silvio Berlusconi e ad altre 26 persone.  

La giovane nelle scorse settimane è stata ascoltata anche nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Milano sulla misteriosa morte di Imane Fadil, una delle testimoni chiave dei processi sul caso Ruby e deceduta lo scorso 1 marzo. Tra le ipotesi della morte anche un sospetto avvelenamento. Polanco, in quella occasione, di fronte agli inquirenti, saputo della morte di Fadil, avrebbe esclamato: "No, il polonio". L'ex showgirl ha precisato di non avere "mai detto che è stato Putin e di essere stata minacciata. Sono state scritte tante bugie". Allo stesso tempo, però, la giovane ha aggiunto che "è molto strano che ancora non si sia scoperto cosa è stato a farla morire, certo che ti viene l'ansia, mi è dispiaciuto tanto per lei, è una cosa assurda e mi sono fatta tante idee".

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