MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Rozzano, il vicepreside va a svegliare l’alunna a casa: “Era l’unico modo per non farle perdere l’esame”

La ragazzina non si presenta alle prove finali di terza media. Scatta l’allarme alla Curiel di Quinto Stampi: il docente e una bidella vanno a prenderla

Il vicepreside Patrizio Carlantuono

Rozzano (Milano) – Una storia degna di “Cuore” arriva dal Sud Milano, da uno dei Comuni che spesso finiscono sulle giornali più per fatti di cronaca negativi che per vicende esemplari. E invece. A Rozzano, il personale di una scuola dove l’inclusione degli studenti, soprattutto quelli più fragili, è una regola, ha evitato che un’alunna perdesse gli esami di licenza media. È la Curiel di Quinto Stampi dove una ragazzina l’altra mattina non si è presentata: doveva sostenere la prova di lingua straniera. Il sistema organizzato dalla dirigente scolastica, Monica Barbara Mansi, preside del comprensivo Monte Amiata, per monitorare le presenze degli alunni con una rete per segnalare anomalie ha funzionato. L’insegnante ha segnalato alla direzione l’assenza per l’esame di Stato di una ragazzina che vive in un’altra frazione. La segreteria si è mobilitata. Il vicepreside e una bidella sono saltati in macchina e sono andati a prenderla a casa e in questo modo hanno evitato che perdesse l’anno. La studentessa che ha rischiato di saltare gli esami semplicemente per essersi riaddormentata vive un periodo complicato. Ma la scuola non è rimasta indifferente, come racconta il vicepreside, Patrizio Carlantuono.

Professore, cosa è accaduto?

"L’insegnante ha segnalato l’assenza all’esame di lingua della ragazzina alla segreteria che, ritenuto il fatto anomalo, come da prassi ci ha avvisato. Grazie alla collaborazione fra corpo docente, personale e direzione, seguiamo tutti gli alunni e ci preoccupiamo se si assentano per per più di un giorno o in periodi delicati come quello degli esami. Quindi abbiamo contattato la mamma che ci ha detto che aveva svegliato la figlia alle 5 e poi era andata a lavoro".

Quindi cosa avete fatto?

"Abbiamo realizzato che la nostra alunna si era verosimilmente addormentata e non potevamo rischiare che perdesse gli esami per questo. Quando ci hanno avvisati erano le 8.30 e dopo circa 30 minuti abbiamo deciso di andare a vedere a casa della ragazzina cosa fosse accaduto. Con un’assistente siamo saltati in auto e una volta a destinazione abbiamo bussato alla porta e, visto che la ragazzina stava bene, l’abbiamo portata a scuola e così è riuscita a fare l’esame",

Qual è stata la reazione della ragazza?

"Mi ha detto, sorpresa ed emozionata, “ma prof mi siete venuti a prendere”... Era l’unico modo per arrivare all’esame in orario utile, perché dopo le 8 sono poche le corse degli autobus per raggiungere la scuola. E lo abbiamo fatto".