Rissa fra giovani: il centro di Magenta diventa un ring

Prima gli insulti, poi le botte. Ad affrontarsi in via IV Giugno un gruppo di ragazzi che si è dileguato all’arrivo dei carabinieri

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di Graziano Masperi

Tra risse, atti di vandalismo e petardi lanciati nei cortili sono giorni piuttosto movimentati quelli che portano alle festività natalizie. I cittadini sono allarmati per episodi che sfociano nel teppismo più becero e i carabinieri sono costretti a servizi extra. Domenica pomeriggio è stato un cittadino a segnalare una maxi rissa. Prima un giovane che aveva urinato sul portone di ingresso di un cortile e poi l’intervento di diversi ragazzi e ragazze che hanno dato vita ad uno spettacolo indecente. Insulti e perfino botte.

I residenti hanno allertato il 112. Il cittadino afferma che i carabinieri non sono intervenuti, ma non è così. Erano ben due le pattuglie attivate in via IV Giugno. Purtroppo al loro arrivo i ragazzi si erano dileguati. È successo l’altra sera in pieno centro di Magenta. E non è la prima volta. Spesso i cittadini segnalano assembramenti di ragazzini senza mascherina, magari con la classica bottiglietta alcolica in mano pronti a fare a botte. I carabinieri e la polizia locale pattugliano costantemente il centro, ma la cosa non sembra che li preoccupi più di tanto. Mesi fa, quando erano stati fermati dai militari, avevano reagito con strafottenza rifiutandosi perfino di mostrare i documenti. Bulletti in cerca di scontri anche in pieno giorno. Come quelli che ieri, poco dopo mezzogiorno, si divertivano a lanciare petardi nei cortili delle abitazioni private.

"Dal balcone della casa del mio ragazzo sentivamo dei petardi scoppiare nella zona di via Marco Polo – racconta una ragazza –.A un certo punto abbiamo visto dei giovani davanti al portone. Uno di loro ha lanciato un petardo nel cortile, caduto a non più di dieci centimetri dalla macchina di sua mamma. Poi sono scappati".

Un episodio che, oltre a spaventare, avrebbe potuto causare un bel danno facendo del male a qualcuno. Il modello di petardo usato era un Magnum reperibile facilmente su internet per pochi euro. Uno di quelli capace di causare un botto molto potente. "Tornando verso caso ho incrociato quattro ragazzini – continua la ragazza – Ho chiesto loro se sapevano qualcosa e chi poteva essere stato a fare una cosa simile. Loro erano sicuri fossero ragazzini minorenni di una scuola vicina, le medie Baracca. Hanno affermato che spesso fanno dei gesti sconsiderati come quello e hanno provato anche a lanciarli addosso ai compagni". Insomma, i classici bulletti pronti a farsi grandi con questi modi squallidi.

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