"Rho: Il Regolamento dei Vigili del 1954 respinto, proteste e reportage"

Proteste e reportage fotografico dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Claudio Scarlino e Andrea Recalcati, per la mancanza di sicurezza e decoro urbano a Rho. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata approvazione della modifica del regolamento di polizia urbana datato 1954. Una richiesta presentata da tutte le forze politiche che siedono tra i banchi di minoranza e che la maggioranza di centrosinistra non ha accolto. "Avevamo chiesto di modificare il regolamento di polizia urbana emanato nel 1954 e modificato per l’ultima volta nel 1985, ben 38 anni fa. Avevamo proposto di inserire all’interno del regolamento alcuni divieti riguardo la sicurezza e il decoro pubblico, che avrebbero sicuramente dato maggiori strumenti alle forze dell’ordine per il contrasto del degrado in cui versano alcune zone della nostra città - spiegano Scarlino e Recalcati -: per esempio l’abbandono di bottiglie di alcolici sulle aree pubbliche, ormai è un fenomeno totalmente fuori controllo, specialmente nella zona della stazione ferroviaria". E per dimostrare che la modifica del regolamento è necessaria, i due consiglieri comunali hanno scattato decine di foto di bottiglie di vetro abbandonate ovunque, sulle panchine, vicino ai cestini dei rifiuti, sui marciapiedi, in particolare nell’area della stazione, dove recentemente si è costituito anche un Comitato di quartiere, ma non solo. Il reportage si conclude con un sacchetto pieno di bottiglie e lattine, 20 in tutto, raccolte in pochi minuti dai due consiglieri. "Noi pensiamo che telecamere non siano sufficienti se poi non c’è il personale della polizia locale che può intervenire perché conclude il turno alle 20, mentre polizia di stato e carabinieri non hanno solo Rho come comuni di competenza, inoltre l’ordinanza sul divieto di utilizzo e somministrazione di bevande in bottiglie, bicchieri o contenitori di vetro vale solo per un tempo limitato - spiegano - quindi servirebbe un provvedimento più completo, come ad esempio le norme contenute in un regolamento che garantiscano i divieti 365 giorni all’anno, e non solo straordinariamente, perché i reati non vengono compiuti solo d’estate". La proposta è stata respinta, ma la battaglia politica continua. "Come Fratelli d’Italia continueremo a denunciare la situazione".

Roberta Rampini