di Francesca Grillo Da due mesi gli inquilini del palazzo tra via Monti e via Fiume a Corsico sono "esasperati - allargano le braccia -. Otto settimane che respiriamo questo odore di bruciato, di macerie. Non ce la facciamo più". Risale alla sera del 16 dicembre l’incendio che ha devastato parte delle cantine del palazzo. Quella sera, i condomini erano stati tutti evacuati dai vigili del fuoco che erano intervenuti per domare le fiamme. Per fortuna, nessuno era rimasto ferito o intossicato: solo tanta paura. Ma la questione è ancora aperta e i condomini sono costretti a "respirare questi odori. Per chi abita ai primi piani è insopportabile, anche con le finestre chiuse", raccontano esasperati. E non è tutto: "Siamo anche senza linea telefonica e Internet - spiegano gli inquilini -, da due mesi non abbiamo rete. È un grosso problema, soprattutto in questo periodo di emergenza, con i bambini magari costretti in dad e alcuni lavoratori che dovrebbero essere in smart working ma non possono utilizzare la rete Internet. È un disagio enorme". Nell’incendio, infatti, è andata distrutta anche la cabina con i fili di telefono e rete Internet. Il problema è riconducibile al mancato nullaosta da parte della Procura per procedere con la bonifica dell’area e il ripristino della cabina. La questione è tutta burocratica: i vigili del fuoco intervenuti hanno inviato la loro relazione ai carabinieri della stazione di Corsico che hanno a loro volta proceduto a inviare i documenti in procura. Tutto come da iter burocratico. Ora tocca però al pm autorizzare la procedura per rimettere a posto o almeno coprire le cantine, per impedire ancora fuoriuscite di odori sgradevoli, e aggiustare la cabina. Senza quella autorizzazione, non si può fare nulla. C’è anche da chiarire l’origine del rogo: in caso di dolo, cioè se qualcuno ...
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