Reddito di cittadinanza con i documenti falsi

L'ennesimo caso, stavolta a Baggio

Protesta per chiedere il reddito di cittadinanza: appena approvato, le prime truffe

Protesta per chiedere il reddito di cittadinanza: appena approvato, le prime truffe

Milano, 16 gennaio 2021 - Pretendeva le fosse concesso il reddito di cittadinanza, ma all’impiegata dell’ufficio postale ha allungato una carta d’identità "sospetta". La dipendente si è rifiutata di mandare avanti la richiesta e ha chiamato la polizia. I suoi sospetti si sono rivelati fondati: quella ragazza, una romena di 25 anni con precedenti per reati contro il patrimonio, aveva in mano una carta contraffatta, quindi è stata arrestata per possesso e fabbricazione di documenti falsi e indagata per truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubblica. E’ successo giovedì alle 15 alle Poste di via Benozzo Gozzoli in zona Baggio. Ma non è la prima volta che dei "furbetti" tentano di aggirare il sistema per ottenere denaro non dovuto, anzi gli episodi collezionati negli ultimi mesi lasciano pensare ci sia una regia, o comunque una banda che fornisca documenti creati ad arte a chi vuole incassare il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Mercoledì 2 dicembre alle Poste di viale Monte Ceneri un uomo romeno di 38 anni aveva portato agli sportelli un documento di residenza nel Comune di Milano ma alcuni particolari come il timbro e la data di rilascio non sembravano autentici, così la dipendente di turno aveva allertato la polizia per un controllo.

Alla fine, la carta era risultata falsa e l’uomo era stato arrestato. Mentre in via Urbano III, zona Carrobbio, nei guai erano finite lo stesso giorno due donne connazionali di 44 e 63 anni che in due sportelli diversi avevano chiesto il reddito di cittadinanza utilizzando documenti con firme, date di scadenza e timbri di dubbia attendibilità. Tutto falso. Da un accertamento è emerso pure che entrambe avevano già percepito nei mesi precedenti somme previste come reddito di cittadinanza e sono state arrestate per tentata truffa aggravata. Gli stessi dipendenti dell’ufficio postale avevano anche raccontato che altri due uomini avevano provato a compiere le stesse operazioni, poco prima. Ma già il 2 ottobre, in viale Monte Ceneri, un trentaduenne romeno (con a carico un precedente identico, risalente al 2017), era stato arrestato dopo aver allungato un permesso di soggiorno farlocco. Quattro giorni dopo, stessa scena in via Marcona, nella zona di corso XXII Marzo, con protagonista un cinquantunenne italiano con carta d’identità non autentica. Mentre il 24 novembre in via Montevideo erano stati arrestati dai carabinieri due romeni di 44 e 72 anni. I due si erano giustificati dicendo di aver sborsato "30 euro a un giovane di nazionalità marocchina che falsifica documenti".  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro