
In occasione di questa asciutta dei Navigli sono già stati recuperati 92 quintali di pesce (58 nella prima fase, da novembre a dicembre, e 34 in quella in corso). L’operazione viene svolta da personale del consorzio Villoresi e da ditte specializzate. Il 31 gennaio è stato chiuso lo sbarramento di Turbigo, dove negli ultimi due mesi dell’anno passavano pochi metri cubi di acqua al secondo per alimentare il Naviglio di Bereguardo. Adesso l’asciutta è praticamente totale su tutta l’asta dei canali. "Stiamo lavorando in diversi punti - spiega il presidente Alessandro Folli -. Le attività stanno riguardando Robecchetto (Padregnana e Cascina Guado), Abbiategrasso (Conca del Dazio), Morimondo (Conca Riviera) e Bereguardo". "Sono in corso - aggiunge - i lavori di recupero spondale in un tratto di sette chilometri tra Gaggiano e Castelletto di Abbiategrasso, lungo un tratto di circa 7 chilometri di canale che fiancheggiano la Vigevanese. Si è provveduto al lavaggio delle sponde per poter poi consentire il rifacimento dell’intonaco". A tener banco in questi giorni è anche la questione siccità. "A fronte di una situazione climatica che ha registrato la pressoché totale assenza di precipitazioni a gennaio e l’avvio di un febbraio all’insegna di un caldo anomalo, cresce la preoccupazione per la prossima stagione irrigua e per gli effetti che la siccità potrebbe arrecare all’habitat" osserva Folli.