Milano, 16 marzo 2016 - Tre condanne a pene fino a un anno di reclusione per tre persone, una donna americana, una libanese e un tedesco, coinvolti nel caso di Marinella Colombo, l'ex manager milanese che nel 2010 portò via da Monaco di Baviera, dove vivevano, i due figli avuti dal matrimonio con un tedesco. Si tratta di quanto emesso dal tribunale di Milano e l'accusa al centro del processo, davanti alla nona sezione penale, era quella di sottrazione internazionale di minori, che è stata riconosciuta dai giudici.
In particolare, la libanese, J.G., la quale, secondo le indagini dei pm Luca Gaglio e Giancarla Serafini (avevano chiesto tre condanne fino a 2 anni), avrebbe assicurato alla Colombo «sostegno» per il suo piano di fuga con i due piccoli che voleva portare nel Paese mediorientale, è stata condannata a 10 mesi. La Procura milanese, tra l'altro, aveva chiesto, attraverso rogatorie internazionali, l'arresto della donna, ma il Libano aveva bocciato le richieste di estradizione. A 10 mesi di reclusione è stata anche condannata l'americana K.H. (assolta, invece, dall'altra accusa di false dichiarazioni ai magistrati), già arrestata nel luglio del 2012, mentre il terzo imputato, il tedesco B.S., è stato condannato a un anno.
Nel novembre 2014, la Cassazione aveva confermato la condanna a un anno e 8 mesi per Colombo per sottrazione internazionale di minori e maltrattamenti. Insieme alla manager era stata condannata a dieci mesi anche sua madre, nonna dei due minori rapiti, ritenuta colpevole di aver aiutato la figlia a nascondere i bambini in Italia prima che fossero portati per un anno in Slovenia. Nel 2013, poi, sono stati condannati il francese O.K. e la tedesca S.K., i quali, tra l'altro, avrebbero fatto parte di un'associazione per delinquere che, "sotto l'egida del Ceed", avrebbe messo in atto una serie di rapimenti di figli di coppie divorziate.