Egiziana espulsa dall'Italia, la chat segreta: "Sgozza i miscredenti? Un mito, lo sposo"

I verbali dei messaggi che gli investigatori hanno sequestrato sul computer della 23enne radicalizzata e in contatto con i terroristi islamici

Una donna col niqab

Una donna col niqab

Mialno, 19 luglio 2018 - Radicalizzata e in contatto con i terroristi dello Stato Islamico: lei è Fatma Ashraf Shawky Fahmy, nata 23 anni fa a Giza, in Egitto. È stata espulsa perché ritenuta «molto pericolosa» dall’intelligence. La giovane ha vissuto dal 2012 e per cinque anni nel quartiere Gratosoglio, insieme ai genitori e a tre fratelli minori. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori in un anno di indagini, era in contatto con un soldato dell’Isis al quale aveva chiesto di organizzare per lei un viaggio nelle terre di conflitto attraverso la Turchia. L’idea di Fatma era raggiungere la Siria e andare in sposa a un «fratello mujahid», un combattente impegnato nel jihad. Nelle chat di Fatma i suoi progetti.

IL MATRIMONIO

«C’è un fratello che ha proposto di sposarti appena arrivi in Siria - scrive il suo contatto A - un fratello mujahid, la decisione sta a te».

F: «Non ho niente in contrario, sai che ho deciso di partire per seguire l’Isis. Prego Dio che mi porti alla terra del Califfato».

A: «Lui segue la Jihad e ha un video in cui sgozza i miscredenti, che Dio lo protegga»

F: «Che Dio lo benedica, è una leggenda. Ma perché mi sposerà?»

A: «Per proteggerti e badare a te»

F: «Qual è il suo punto di vista sulla poligamia?»

A: «Lui non intende avere più mogli, ma se sarà necessario lo farà».

F: «Dio lo benedica, dovresti dirgli che Fatma rispetta la Sharia, che è diversa dalle altre donne e che lo incoraggerà ad avere più mogli se sarà necessario».

F: «Quanti anni ha?»

A: «24, guardalo in foto».

LA POLITICA

F:«Digli che io vorrei un marito che pensa alla nazione dell’Islam che si sacrifichi per essa e che versi il suo sangue. Pensi che lui sia così? Che vada bene per me?»

A: «Sì...avete proprio la stessa testa».

F: «Io voglio un marito che mi faccia indossare il niqab. Ho bisogno di fargli domande mi puoi aiutare?»

A: «Le chiederò per te».

F: «Voglio sapere come giudica i governi arabi, come giudica i partiti politici arabi che si definiscono seguaci della democrazia usando slogan islamici e come giudica chi non dichiara miscredenti i musulmani apostati. Queste domande sono da terrorista».

LA PARTENZA PER LA SIRIA

F: «Io non ho soldi, arrivare in Turchia è facile, ma dopo chi mi aiuta?»

A: «Segui tutte le mie indicazioni, io conosco bene gli aeroporti. Procurati 50 euro».

F: «Mia madre non me li darà mai. Devo chiederli in prestito al vicino di casa. Posso partire con il niqab?».

A: «No, non puoi dare nell’occchio, se hai il niqab ti fermano e ti rispediscono indietro. Vestiti occidentali e bagaglio leggero».

LA FAMIGLIA

F: «Sono in difficoltà, il marito di mia mamma mi ha bloccato la connessione internet».

A: «Ma perché? Ma tua madre è velata?». F: «Fanno tutto questo perché vogliono che mi tolga il niqab e vada a lavorare...non mettermi in imbarazzo con le domande».

A: «Ma non puoi rubare le loro cose? La carta visa o il portatile..»

F:«Mi hanno tolto tutto, anche il telefonino e prima non era così perché in Egitto studiavo in una scuola da 100mila euro l’anno».

F. «Aiuto. Il marito di mia mamma ha tentato di denunciarmi. ha detto “questa ci rovina tutti” (ride), ma non ce l’ha fatta perché quando è arrivato dalla polizia e ha iniziato a raccontare ha avuto un malore. (Ride)».

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