Quei giganti di pietra rinvenuti per caso nel cortile di Rocca Brivio, l’antica villa seicentesca di San Giuliano. In settimana, nell’ambito di un incontro fra la Soprintendenza ai beni culturali e l’associazione Roccabrivio, verranno definite le operazioni di recupero delle 4 imponenti statue che sono state rinvenute due mesi fa e sono ancora semi-ricoperte dal terreno, dove sono state individuate. La scoperta è stata fatta nel corso di alcuni lavori di manutenzione del verde; un volontario dell’associazione Roccabrivio è inciampato nella testa di uno dei monumenti, che riaffiorava in parte dal terreno.
Si tratta di "telamoni", giganti ornamentali che venivano anticamente usati come elementi decorativi, o di supporto. Quelli rinvenuti a San Giuliano sono alti oltre due metri e potrebbero risalire, secondo una prima ipotesi, al Sette-Ottocento. Con ogni probabilità, in origine le statue impreziosivano la stessa Rocca, salvo poi essere, per qualche motivo, dismesse. La loro scoperta ha fatto notizia nella realtà locale, che a onor del vero non è nuova a curiosi ritrovamenti. Nel 2017 le campagne di Sesto Ulteriano, frazione decentrata di San Giuliano, hanno restituito il coperchio di un antico sarcofago risalente al terzo secolo dopo Cristo.
A fare l’inusuale scoperta, in quel caso, era stato un attivista dell’associazione Italia Nostra. Le statue di Rocca Brivio dovranno essere prima dissotterrate, quindi conservate in un luogo asciutto e sicuro, in attesa delle valutazioni sul loro reale valore storico-architettonico. Seguirà, nelle intenzioni, un percorso di valorizzazione, che possa farle conoscere e renderle fruibili al pubblico. In attesa del recupero, anche grazie all’interessamento del Comune e all’intervento della Protezione Civile le statue sono state coperte con un telo, così da proteggerle dalle intemperie e da eventuali danneggiamenti.