
Un tribunale
Qatargate: si muove anche la procura di Milano. Fino a oggi, venerdì 3 marzo, a lavorare sui presunti favori concessi a Qatar e Marocco in cambio di tangenti – l’inchiesta che ha portato all’arresto, fra gli altri, di esponenti politici del centrosinistra attivi nelle istituzioni europee come Antonio Panzeri e Andrea Cozzolino – erano stati solo i magistrati belgi.
Adesso, si apprende, c’è un fascicolo aperto anche in procura a Milano. Da quanto si è saputo, sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di riciclaggio Manfred Forte e Dario Scola, presunti prestanome di Francesco Giorgi, ex collaboratore dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri e dei suoi familiari. Si indaga in particolare su circa 300mila euro arrivati alla Equality, società prima partecipata dalla commercialista Monica Rossana Bellini e dal fratello e dal padre di Giorgi, le cui quote sono passate a Forte e Scola.
Forte e Scola avevano sostituto come soci Luciano e Stefano Giorgi, in una società creata nel 2018 e chiusa nel giugno 2021 sui cui conti sarebbero transitate le somme, almeno 300mila euro, della presunta corruzione per favorire all'Europarlamento le posizioni di Qatar e Marocco.
Forte e Scola sarebbero ritenuti "prestanome” dei Giorgi. Una piccola quota era detenuta anche dalla commercialista Monica Rossana Bellini, la cui posizione è al vaglio, come altre, per un possibile "ne bis in idem" in quanto già coinvolta direttamente dagli accertamenti della magistratura belga.