
Per il 15,2% dei genitori il livello di pulizia è ora il primo fattore di scelta della scuola, viene prima degli aspetti didattici, preoccupa più del bullismo. A svelare un altro degli effetti Covid nel mondo della scuola è l’ultima ricerca condotta da Tork Italia che ha coinvolto 800 famiglie di studenti tra i 6 e i 14 anni ed è connessa al progetto pilota di Essity, che ha fornito a 50 scuole elementari e medie di Milano prodotti per l’igiene insieme a un pacchetto educativo rivolto a insegnanti e studenti. Sempre secondo la ricerca, il 59,5% degli intervistati pensa che gli standard igienici debbano diventare un argomento da presentare anche negli open day. La pulizia degli ambienti scolastici, e di alcuni spazi in particolare, non deve mai essere sottovalutata, a partire dai bagni (per il 51,1%). Ci si aspetta anche un miglioramento su questo tema rispetto al passato (quasi per l’80%).
"Il Comune di Milano ha investito oltre sei milioni in questi mesi per permettere una maggiore igiene nelle classi e per educare al rispetto di alcune regole — sottolinea Laura Galimberti, assessora all’Educazione — i bambini più piccoli sono quelli che, alla fine, hanno interiorizzato più di tutti queste norme. Spero che questa consapevolezza resti".