Ncc, la protesta blocca la città: flash mob di 200 conducenti / VIDEO

Due ore di protesta contro l’obbligo di rientro al termine del servizio

La protesta degli Ncc

La protesta degli Ncc

Milano, 22 dicembre 2018 - Si sono mossi in massa, al volante delle loro berline, da via Marina all’aeroporto di Linate. La furia di 200 autisti Ncc (Noleggio con conducente) si è riversata in un flash mob durato oltre due ore. Una protesta contro l’emendamento alla legge di bilancio presentato nei giorni scorsi al Senato, non ancora votato. Al centro c’è l’applicazione dell’articolo 29 comma 1-quater del decreto legge 207 del 2008, che ha aggiornato la legge 21 del 1992 sul trasporto pubblico non di linea. Un articolo che non è mai entrato in vigore, tenuto «congelato» anno dopo anno col Milleproroghe. Adesso, in attesa del responso, gli Ncc fanno sentire il rombo dei motori.  «Se il governo finora si è piegato alla volontà dei tassisti perché sono capaci di fare rumore, noi vogliamo dimostrare di non essere da meno», attacca Francesco Artusa, presidente onorario di Fai Trasporto persone. L’articolo contestato prevede per gli Ncc l’obbligo di rientro in autorimessa al termine di ogni servizio effettuato. «Se applicato, fanno sapere i noleggiatori, porterebbe di fatto alla chiusura di tremila imprese». Col flash mob si è voluto ribadire il concetto. Partenza ieri alle 18.30 da via Marina, poi corteo al volante lungo corso Venezia, via Borghetto, viale Majno, piazza V Giornate, corso XXII Marzo, viale Corsica, viale Forlanini e infine l’ingresso nell’area esterna dell’aeroporto, senza utilizzare la corsia preferenziale.

«Non siamo d’accordo con la proposta. Significherebbe uscire dall’autorimessa con tutti i servizi già ‘schedulati’, cioè con orari già definiti e la giornata programmata rigidamente. Ma non viaggiamo su binari o in strade senza traffico - evidenzia ancora Artusa -. Ancora: dovremmo indicare a mano su un foglio di servizio le generalità e la destinazione dei singoli passeggeri, ma questo significherebbe andare contro la direttiva europea sulla conservazione dei dati sensibili». Nei giorni scorsi i conducenti avevano pure contestato il fatto che, con la nuova norma, «i veicoli non potrebbero più fare la spola tra lo scalo e l’albergo ma dovrebbero sempre ripassare dal garage alla fine di ogni viaggio. Significherebbe non lavorare più». Ieri, nessuna decisione. «Ci siamo limitati al flash mob cercando di limitare i disagi. Ma se la proposta dovesse passare siamo pronti a bloccare l’aeroporto», coordinati con gli Ncc delle altre città

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