
L'assessore Roberta Pizzochera in una scuola
Sesto San Giovanni (Milano), 25 giugno 2021 – La scuola Marzabotto chiude e quasi 300 studenti dovranno essere spostati. Una scelta imposta da problemi strutturali. Le analisi di questi giorni, infatti, avrebbero rilevato criticità anche sulla staticità dell’edificio. Così, a settembre, 14 classi della primaria e 3 sezioni della materna dovranno essere ricollocate.
“Stiamo studiando insieme alla dirigente scolastica, la dottoressa Anna Crovo, la soluzione migliore con l’obiettivo di mantenere gli alunni tutti nel quartiere – spiega l’assessore all’Educazione Roberta Pizzochera -. La scuola Calamandrei potrà accogliere tutti al primo piano, mantenendo sia il laboratorio di informatica che quello di falegnameria”.
Sono ora da effettuare gli ultimi accertamenti urgenti sull'istituto: per questo motivo è stato chiesto di liberare gli spazi. La scuola dell'infanzia trascorrerà invece gli ultimi giorni nell'adiacente materna Savona e si stanno ipotizzando altre strutture, sempre nel rione per non creare disagi alle famiglie. “Abbiamo preso questa decisione per tutelare la sicurezza dei bambini. Un mese fa, abbiamo approvato il progetto di riqualificazione dell'istituto Marzabotto e all'inizio di questa settimana sono arrivati i primi risultati che presentano alcune criticità per cui faremo ulteriori analisi statiche e sismiche”.
Il piano organizzativo del prossimo anno scolastico nelle prossime settimane verrà definito nei dettagli, così come gli interventi di riorganizzazione interna degli spazi per i plessi che ospiteranno gli allievi della Marzabotto. “Aver già riqualificato la scuola Calamandrei risulta oggi un salvagente. Così come risulta ancora più importante, in questo contesto, aver deciso di orientare gli 11 milioni, provenienti dalle aree ex Falck, per adeguare le scuole esistenti”.
Già nei mesi scorsi era stato approvato un progetto di riqualificazione dell'istituto Marzabotto dal valore di 5,8 milioni di euro: dalle verifiche eseguite sono state segnalate al Comune, all'inizio di questa settimana, alcune criticità sull'adeguamento anti-sismico. Gli altri interventi di riqualificazione previsti riguardano i rinforzi strutturali su tutto l’edificio, la sistemazione dell’intonaco dei parapetti, la sistemazione delle grondaie, l'impermeabilizzazione e la sostituzione dei pluviali, le imbiancature, la sostituzione di tutti gli infissi, la realizzazione dell’isolamento termico “a cappotto”.
“Abbiamo anche firmato un accordo quadro 2020-2024 per l'adeguamento degli istituti: 850mila euro in cinque anni per risolvere il problema delle mancate manutenzioni – ricorda il sindaco Roberto Di Stefano -. Parliamo di lavori di anti-sfondellamento dei soffitti, abbattimento delle barriere architettoniche, rifacimento degli impianti anti-incendio, messa a norma degli impianti elettrici e messa in sicurezza degli immobili dal punto di vista sismico e statico”.