Milano, Antonella Mazzoni: "Io, prima buttafuori donna. L’incontro con Clooney..."

L'inizio del percorso nel 1982. "Non è stata una passeggiata, ho dovuto costruire una corazza per difendermi dai colleghi"

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Come erano dolci e spensierate le notti degli anni Ottanta e Novanta. E c’è chi le ha vissute da protagonista. Come Antonella Mazzoni: "Sono stata la prima donna buttafuori in Italia" dice con orgoglio. Milanese, oggi ha 58 anni e dal 2005 è lontana dal mondo delle discoteche. Ma per due decenni se ne è occupata, come responsabile sicurezza e "door selector". Era la bodyguard che sedava le risse. La “giudice“ che, se voleva, ti rimbalzava senza pietà all’ingresso. Ma anche una donna tosta che incrociando George Clooney alla porta di un club ha ricevuto i suoi complimenti.

La carriera di Antonella è iniziata nel 1982 lavorando all’ingresso per Le Cinéma di via Ricciarelli a Milano. È passata poi al Divina di via Molino delle Armi, continuando però di giorno a fare l’impiegata commerciale. Nel 1987 il Divina le ha proposto di occuparsi di sicurezza. "Io ero entusiasta ma non è stata poi una passeggiata. Il mondo dei miei colleghi era chiuso e maschilista. Ho dovuto conquistarmi la loro fiducia per essere considerata “uno“ di loro. Mi sono anche “attrezzata“ fisicamente, con la palestra e praticando street fighting e shoot boxe".

Nel 1992 si è ritrovata a fare selezione per l’Ipotesi di piazza XXIV Maggio. Antonella ha poi lavorato anche con altri locali: Parco delle Rose di via Fabio Massimo, Aquatica di via Airaghi, Café Solaire sulle rive dell’Idroscalo, Alcatraz di via Valtellina. "Negli anni ’90 mi sono licenziata dall’ufficio per fare la buttafuori a tempo pieno. Ero molto "corteggiata" dai club, mi chiamavano anche per tante “one night“. Per i gestori avere la donna all’ingresso era garanzia di “effetto wow“". Il criterio per entrare in disco? "Le persone mi dovevano stupire e non intendo con l’abito di marca. Davo il buon esempio: indossavo vestiti bizzarri col capello lungo o corto, biondo platino o rosso fuoco, accessori improbabili…".

Descrivere tutto quello che le è successo in quegli anni è impossibile. Però ci sono degli episodi memorabili. Uno decisamente brutto: "Per un no detto all’ingresso dell’Ipotesi due persone impasticcate mi hanno presa e spinta dalle scale. Per fortuna non mi sono fatta molto male ma ciò di cui sono più orgogliosa è essere riuscita ad affrontare questa ed altre situazioni senza avere paura". Non sono mancate le lite da sedare. "Tantissime. Placavo gli animi non solo con la forza ma anche col dialogo". Altri ricordi sono belli e indelebili: "Non dimenticherò mai l’abbraccio di David Bowie nel camerino all’Alcatraz. E George Clooney che, arrivato al Café Solaire per lo spot della Martini, si esalta quando scopre che il boss della sicurezza è una donna".

Nel 2005 Antonella si è allontanata dal regno della notte. "Un po’ una questione di età, ero stanca. Ma anche le discoteche erano cambiate. C’era in giro troppa droga. Ed era scomparsa la spensieratezza". È entrata nel settore della moda come venditrice "ma non è stata un’esperienza bellissima, dopo 16 anni mi hanno lasciato a casa" racconta. Oggi dà una mano nell’officina Harley del marito che ha sposato 5 anni fa (e guida pure una Sportster Special). Su Facebook la cercano ancora i ragazzini in coda di allora, diventati uomini di mezza età un po’ nostalgici: "Mi scrivono che mi vogliono tanto bene", sorride.

 

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