Milano, precipita da un’impalcatura: operaio salvato da una tettoia

Il ventitreenne è caduto da un’altezza di 12 metri. Ha riportato varie fratture. L’indagine dei carabinieri

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Un volo da un’altezza di 12 metri. L’atterraggio di schiena su una tettoia e poi sull’asfalto. È vivo per miracolo l’operaio di 23 anni precipitato ieri mattina da un’impalcatura in piazza Liberty: se quella lamiera non avesse attutito l’impatto, probabilmente le conseguenze sarebbero state tragiche per il giovane impegnato nella disinstallazione di un mega pannello pubblicitario sulla facciata dell’edificio in pieno centro. Il ragazzo, dipendente della ditta torinese Art Tech, è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato al Fatebenefratelli: ha fratture esposte alle gambe, ma per fortuna i primi bollettini medici hanno escluso il pericolo di vita.

Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, i tecnici dell’Ats esperti in sicurezza nei luoghi di lavoro e i carabinieri della Compagnia Duomo, cui spettano le indagini sull’accaduto: gli investigatori coordinati dal capitano Matteo Martellucci hanno raccolto le testimonianze dei colleghi del ventitreenne ed effettuato i primi accertamenti sull’area di cantiere. Le verifiche proseguiranno nelle prossime ore, ma, secondo quanto si apprende, al momento non sono state riscontrate irregolarità da parte dell’azienda: tutte le figure professionali previste dalla legge per un cantiere del genere erano presenti; e l’operaio, così come tutti gli altri, indossava i dispositivi di protezione e risulta regolarmente assunto dalla società specializzata nella vendita e nel noleggio di maxischermi led pubblicitari e nell’assistenza per montaggio-smontaggio e manutenzione. Secondo un’ipotesi ancora da confermare, la caduta potrebbe essere stata provocata da un malore del giovane, che avrebbe perso all’improvviso l’equilibrio, precipitando nel vuoto.

Nicola Palma

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