
Sono da sempre abituati a fare spettacolo un po’ dappertutto: locali, bar, piazze e giardini. Ma certo questa volta l’avventura è parecchio curiosa anche per loro. Gli Jaga Pirates sono infatti pronti a partire per l’Insolito Tour, un paio di settimane in giro per la Lombardia portando il teatro dentro Rsa, mense e case di accoglienza. Si va dunque dove è più necessario entrare. Sapendo che lo scambio sarà speciale. Per tutti. Merito di Stefano Annoni, Luca Rodella, Roberto Dibitonto, Diego Paul Galtieri e Francesco Marchetti, pirati surreali devoti ai santini di Jannacci e di Gaber (Jaga), in bilico fra musica e teatro. Che poi è lo spirito che contraddistingue anche "Quando la vita ti limona", nuovo concerto-spettacolo di questo gruppone nato qualche anno fa unendo ex-allievi delle civiche scuole Paolo Grassi e Claudio Abbado. Qui supportati da Smart e Fondazione Cariplo. "L’occasione è stata l’uscita di un bando che ha poi permesso di sostenere il progetto – spiega Annoni –, un bando indirizzato come al solito alla creazione di nuovi pubblici e all’uso di spazi non convenzionali. A quel punto ci siamo detti che forse invece della solita biblioteca, potevamo spingerci nelle comunità che non possono uscire, andare noi dagli spettatori. Proponendo il nostro solito teatro in cui ci si diverte con leggerezza, ma affrontando insieme i grandi temi della vita e della morte". Sul palco Jaga e Gaga, due maschere ispirate ai maestri. Immaginario surreale il loro.
Per raccontare in sketch e canzoni di un mondo tanto vario quanto bello, in cui è permesso essere imperfetti e il divertimento è un valore. Proposta perfetta considerando l’obiettivo. E poi in scena i Pirati sono macchine teatrali inarrestabili. Si inizia giovedì da La Polveriera di Como, centro di aggregazione contro le disuguaglianze. Il giorno dopo l’Università del Melo di Gallarate, seguita da Cascina Biblioteca qui a Milano e la Mensa di San Nicolò a Lecco. Dal 3 ottobre l’RSA Opera Pia Magistris di Valmadrera, la Casa del Cieco di Civate (LC), l’Arci Mirabello di Cantù, prima di chiudere al Codic di Nibionno, spazio che accoglie donne in difficoltà.
Ogni replica un mondo diverso. Da avvicinare coi giusti tempi, mangiando prima insieme e poi accendendo i microfoni per lo spettacolo "È un aspetto fondamentale – conclude Annoni –, come pure quello di adeguarsi ai vari ambienti, lasciandosi sempre uno spazio per l’improvvisazione. Sono situazioni che un po’ conosciamo, abbiamo già lavorato con i senzatetto e a livello personale ognuno ha le proprie esperienze alle spalle. Quindi affrontiamo questo tour sentendoci un pizzico utili e con la certezza che ruberemo molta, molta bellezza ai nostri spettatori".
Diego Vincenti
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