NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, stop all’agenzia di pompe funebri della ‘Ndrangheta: così le cosche si infiltrano nell’economia

Interdittiva antimafia del prefetto Saccone: gli accertamenti scattati dopo l’indagine della Dda sulla locale di Pioltello

Il prefetto di Milano Renato Saccone

Il prefetto di Milano Renato Saccone

Milano – “Emerge l’incondizionata fedeltà di Luca Del Monaco alla famiglia Maiolo e, in particolare, al suo dominus Cosimo". Il passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare che a fine 2022 ha smantellato la locale di ’ndrangheta di Pioltello è estremamente significativo perché fotografa, per il gip Fabrizio Filice, il presunto patto tra un esponente di spicco dei clan, già condannato per l’operazione Infinito, e un imprenditore in teoria estraneo all’organizzazione criminale.

Entrambi, a valle dell’indagine della Squadra mobile, sono finiti in carcere: in particolare, Del Monaco, definito "uomo di fiducia" di Maiolo, è stato accusato di aver messo a disposizione del boss i locali della D.M.N. Service "per gli incontri con gli altri sodali" e di aver creato le condizioni per un incontro con due candidati alle elezioni di Pioltello nel 2021.

Sette mesi dopo quell’operazione, un’interdittiva antimafia firmata dal prefetto Renato Saccone ha colpito la Del Monaco srl, agenzia di pompe funebri con sede legale in zona Crescenzago e filiali a Pioltello e Cernusco sul Naviglio.

Della società, di cui al momento il 100% delle quote è posseduto dai genitori, Del Monaco è dipendente dal primo marzo 1993. Gli accertamenti di Palazzo Diotti sono scattati proprio a seguito dell’inchiesta della Dda, che ha evidenziato il legame saldissimo tra Del Monaco e Maiolo: "È emerso – si legge nel provvedimento notificato il 24 luglio – un quadro circostanziato sui collegamenti e sui possibili rischi di tentativi di infiltrazione e di condizionamento della criminalità organizzata di stampo mafioso nelle scelte e negli indirizzi gestionali della società in questione".

Negli atti vengono citate anche tre note di organi investigativi dalle quali "si evincono stretti collegamenti della società Del Monaco srl con esponenti della criminalità organizzata di stampo ’ndranghetista operanti sul territorio di Pioltello e dei Comuni limitrofi". La misura ha già passato il vaglio preliminare del Tar. Sì, perché il legale rappresentante dell’agenzia di pompe funebri ha chiesto l’annullamento dell’interdittiva e la sospensiva cautelare in vista dell’udienza di merito.

Ieri i giudici del Tribunale amministrativo hanno respinto l’istanza, ritenendo "stringenti" gli elementi d’indagine elencati da corso Monforte e "prevalente l’interesse collettivo alla sicurezza legato ai provvedimenti interdittivi di contrasto alla criminalità organizzata".