Liste d’attesa negli asili nido comunali per 70 famiglie. In tempi difficili come questi del Covid non dover rinunciare a rientrare al lavoro per molte donne è questione più che mai vitale. Nei giorni scorsi la pubblicazione delle graduatorie: i posti liberi nelle scuole comunali non sono bastati, anche se la situazione pare comunque non allarmare: sono 163 le domande presentate per 45 posti disponibili per i lattanti e 48 per i bambini più grandi fino a 36 mesi. "Lo scorso anno molti hanno rinunciato: chi era in smart working e chi ha preferito evitare che i bambini entrassero in contatto con altri per lasciarli ai nonni, e le graduatorie sono scorse sino a soddisfare quasi tutti – spiega l’assessora alla Scuola, Anna Varisco –. La situazione Covid in sostanza fa sì che le famiglie optino per soluzioni alternative preferendo la gestione diretta. Non sappiamo come sarà il quadro dell’emergenza sanitaria a settembre. Ci auguriamo che tutto sarà rientrato, ma siamo comunque prudenti seguendo le normative". Non ci sono in città nidi paritari, gli enti privati hanno scelto di non accreditarsi.
"Le regole sono piuttosto stringenti e forse hanno valutato che per loro è meglio restare privati. Questo non ci consente di fare convenzioni e prevedere agevolazioni per i fruitori", aggiunge l’assessora. Qualche posto potrebbe invece liberarsi nelle scuole dell’infanzia paritarie che in alcuni casi prendono anche gli anticipatari. "Certo i nidi andrebbero potenziati. In questo momento non siamo in grado di mettervi mano, ma è un obiettivo che perseguiamo".
Monica Guerci
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