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Pioltello, si patteggia Quattro anni al tecnico

Oggi forse il primo patteggiamento per il disastro di Pioltello. Ad averlo chiesto è uno dei tecnici di Rete ferroviaria italiana (Rfi) a giudizio per la tragedia delle tre passeggere morte sul treno deragliato quattro anni fa a causa di una rotaia spezzata. All’epoca era il responsabile del Nucleo manutentivo lavori di Treviglio di Rfi, l’unico degli undici imputati di omicidio plurimo colposo (compresi i vertici della società) che ha chiesto di uscire in questo modo dal processo. C’è da tempo il parere favoorevole della Procura per una pena di 4 anni, e oggi il giudice dovrebbe ratificare l’accordo.

Per gli altri dieci imputati, compreso l’ex ad di Rfi Maurizio Gentile, ora anche commissario straordinario per la sicurezza di due autostrade italiane, il processo proseguirà il prossimo 25 febbraio davantio al giudice Luisa Savoia. Secondo l’accusa, funzionari e dirigenti Rfi avrebbero trascurato una manutenzione dei binari che poteva evitare la tragedia.

Per il deragliamento del regionale Cremona-Milano Porta Garibaldi, treno carico di pendolari partito all’alba, 4 anni fa morirono tre donne e un centinaio di passeggeri rimasero feriti.

Per la procura, quello di Pioltello fu un disastro ferroviario causato da una lunga serie di omissioni nella manutenzione e nella sicurezza, dovute alla sola volontà di risparmiare sulle spese da parte di Rfi. L’incidente venne causato da una rotaia che si fratturò per uno spezzone di 23 centimetri