MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Piazza Duomo, l’aiuola cambia volto. Ecco le prime piante dell’oasi Zegna

Presentazione durante il Salone del Mobile. Verde in via Broletto, duello Armani-Esselunga: vince lo stilista

Piazza Duomo, l’aiuola cambia volto. Ecco le prime piante dell’oasi Zegna

Piazza Duomo, l’aiuola cambia volto. Ecco le prime piante dell’oasi Zegna

Ci siamo. Nell’aiuola dove fino a pochi giorni fa c’erano le palme sponsorizzate da Starbucks, ieri mattina sono stati piantati i primi alberi “firmati“ Ermenegildo Zegna, il nuovo sponsor dell’area verde all’ombra della Madonnina. Parliamo di canfore, rododendri e fiori bianchi del filelfo, piante presenti anche nell’Oasi Zegna, il territorio di circa cento chilometri quadrati nelle Alpi Biellesi voluto da Zegna negli anni Trenta, con la piantumazione di oltre 500 mila conifere, per la salvaguardia ambientale e la promozione del territorio.

L’aiuola in Piazza Duomo, però, si ispira al dipinto del 1957 di Dino Buzzati “Piazza del Duomo di Milano”, opera in cui lo scrittore, che fu anche artista figurativo, trasforma la piazza in un paesaggio alpino, le guglie della cattedrale in cime montuose e la pavimentazione in una prateria. Le nuove aiuole saranno caratterizzate da una struttura di base permanente composta da quattro boschetti sempreverdi e frondosi di canfore a cespuglio di diverse età. Tra questi troveranno posto, a rotazione, rododendri dall’autunno alla tarda primavera e successivamente piante di filadelfo. Le specie, che garantiscono la creazione di un habitat favorevole alla presenza di farfalle e insetti impollinatori, si alterneranno nel rispetto delle diverse stagionalità e con una ripiantumazione in Oasi Zegna a fine ciclo. La presentazione ufficiale della nuova aiuola in Piazza Duomo è attesa durante il Salone del Mobile che si svolgerà dal 16 al 21 aprile.

Sempre nel centro storico, si è registrata una sfida per la sponsorizzazione tecnica dell’area verde all’angolo tra via Broletto e via Del Lauro. In campo, con apposite proposte, Armani ed Esselunga. Alla fine ha prevalso il marchio di alta moda. La catena di supermercati è stata penalizzata da un dettaglio contenuto nella proposta e inserito nel capitolo "riqualificazione e successiva manutenzione ordinaria": nella determina comunale, infatti, si legge che "la proposta presentata, pur gradevole sotto il profilo agronomico, prevede la realizzazione di una recinzione continua sul perimetro dell’area alta 1,20, con due cancelli ai due lati d’accesso del vialetto pedonale. Tale proposta non risulta conforme alle tipologie di recinzione previste nell’avviso pubblico e non adeguata alle ridotte proporzioni dell’area".

In questo capitolo del bando, dunque, Esselunga ha totalizzato un punteggio pari a zero, mentre Armani ha conquistato 20 punti, perché "il progetto rappresenta la conservazione del disegno del verde esistente". Ha vinto la continuità. Ha vinto lo stilista.